REDAZIONE FIRENZE

Aereo biposto precipita in Romania, muore imprenditore fiorentino

Nell'incidente ha perso la vita anche una donna di 55 anni

La foto dell'incidente sul giornale rumeno "adevarul.ro". Nel riquadro la vittima

Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 4 luglio 2016 - È morto per le conseguenze di un incidente aereo avvenuto in Romania, un imprenditore italiano, Claudio Sperduti Rampini, 66 anni, residente a Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), attivo nel settore ferroviario. L'incidente sarebbe avvenuto il 2 luglio scorso; da prime informazioni risultava che Sperduti era rimasto gravemente ferito e ustionato.

Trasportato in ospedale, è morto nelle ore successive al ricovero. L'imprenditore pilotava un piccolo velivolo biposto che a circa 30-40 chilometri dall'atterraggio, nella regione di Brasov, verso le 12.30 ora locale, è andato fuori controllo ed è precipitato. A bordo con lui c'era una donna, 55 anni, romena, che è deceduta subito.

La foto dell'incidente sul giornale rumeno "adevarul.ro"

La foto dell'incidente sul giornale rumeno "adevarul.ro"

Il biposto, precipitando, è andato in fiamme. Le autorità romene hanno avviato accertamenti sull'incidente. Secondo quanto appreso, Claudio Sperduti Rampini aveva una lunga esperienza di pilotaggio di aerei con cui usava coprire le lunghe distanze. Da molto tempo per curare i suoi interessi di lavoro e personali si divideva fra la Toscana e la Romania. Claudio Sperduti Rampini era sopravvissuto a un altro incidente aereo il 28 agosto 2011 in Toscana, ammarando davanti alla spiaggia di Piombino (Livorno) con un Cessna sempre pilotato da lui (LE FOTO DELL'INCIDENTE).

Già all'epoca vantava 200 ore di volo. «Non fatemi passare né per il pazzo della domenica né per eroe», disse dopo esser sceso dal velivolo sano e salvo insieme a un altro amico imprenditore, anche lui illeso, e originario di Tavarnelle (Firenze). Quella volta era decollato da Pistoia e contava di fare un giro sopra Capraia fino alla Corsica. Invece ci furono delle avarie a bordo e ripiegò su una manovra di emergenza in ammaraggio che gli riuscì perfettamente davanti ai bagnanti e in uno spazio di appena 30 metri.