NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Imprenditori immobiliari: "Sentenza Firenze ribadisce libertà d'uso proprietà privata"

Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, e la decisione del Tribunale su un palazzo di via Cavour: "Precedente importante"

Una veduta di Firenze

Una veduta di Firenze

Firenze, 3 settembre 2024 - "La sentenza del Tribunale di Firenze, che si è espresso su una diatriba tra alcuni residenti di un condominio e una società immobiliare di affitti brevi, è un precedente molto importante perché sancisce un principio costituzionale che più volte anche noi abbiamo ribadito: la libertà d'uso della proprietà privata, un diritto che non può essere negato". A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, commentando la sentenza del Tribunale di Firenze che ha respinto la richiesta di alcuni residenti di un palazzo di via Cavour che chiedevano di bloccare gli affitti turistici in altri appartamenti dello stesso immobile. "Il giudice ha riconosciuto anche che un semplice regolamento interno di condominio non basta a negare la possibilità a un residente di affittare la propria abitazione, a meno che non ci sia unanimità di voti nel palazzo - aggiunge Fagnoni - Con questa sentenza viene espressa un'altra posizione importante: i turisti non danneggiano, a priori, l'immagine di un palazzo, né si può ritenere che disturbino più dei residenti. L'educazione, il senso di civiltà e il rispetto, sono comportamenti individuali, non attribuibili a una categoria: sarebbe discriminatorio".  "Purtroppo la politica a Firenze continua a discutere su come limitare gli affitti brevi ai fiorentini e di conseguenza togliere una loro libertà (e una fonte di guadagno per tante famiglie), che invece anche in questi giorni è stata ribadita in tribunale - conclude il presidente di Property Managers - In attesa del giudizio del Tar sulla norma introdotta dall'Amministrazione Comunale contro gli affitti brevi, siamo ancora più convinti che, a prescindere dalla conclusione del processo, questa legge sia un atto di violazione dei diritti di un cittadino".