REDAZIONE FIRENZE

In arrivo 50mila piante: "Pronte in cinque anni. Vedremo tre alberi da ogni finestra"

Palazzo Vecchio svela il futuro del rinverdimento per tutta la città. Orti urbani, parchi e aree green: un terzo di Firenze sarà coperto dalla natura.

Il Comune punta a realizzare uno spazio verde a 300 metri da ogni casa

Il Comune punta a realizzare uno spazio verde a 300 metri da ogni casa

di Francesco IngardiaFIRENZEIn nome del fiore simbolo della città. Servirà il doppio vaglio dei Quartieri e del consiglio comunale per la sua operatività, ma la delibera di giunta è stata approvata. L’assessorato all’Ambiente in mano alla vicesindaca Paola Galgani cala l’asso con Iris, il nuovo Piano del verde e degli spazi aperti. Un unicum "ambizioso ma concreto" nel panorama delle amministrazioni comunali, non obbligatorio ex lege, ma settorialmente collegato al Piano operativo, come misura di mitigazione ventennale degli effetti incontrovertibili dei cambiamenti climatici.

Tre è il numero magico della filosofia scelta da Palazzo Vecchio, oltre che "il numero fortunato" della sindaca Funaro. Il principio ispiratore è il seguente: 3 alberi visibili da ogni finestra, il 30% di copertura verde e 300 metri al massimo tra casa e lo spazio verde più vicino. Lo sguardo è rivolto ai 5 anni di mandato per la messa a terra delle azioni necessarie. Quali? Il Piano evidenzia la necessità generale di recuperare ogni spazio disponibile per realizzare "infrastrutture verdi" e arricchire il tessuto urbano di elementi naturali, recuperando vivibilità.

In primo luogo, prevede nuovi alberi con funzione di ombreggiamento specialmente lungo strade e parcheggi (oltre arbusti, cespugli e prati), nuovi spazi verdi anche di dimensioni ridotte, soluzioni basate sulla natura (desigillatura e depavimentazioni, rain garden e trincee drenanti, pareti e tetti verdi). In altre parole: in 5 anni 50mila nuovi alberi e arbusti, 20 nuovi spazi verdi vicino casa, 50 nuove aree gioco, 10 piazze verdi, 10mila metri quadri di superfici rese permeabili. Gli uffici hanno lavorato per avere un quadro conoscitivo del patrimonio verde il più preciso possibile, classificando le diverse tipologie di spazi aperti, pari a 922,3 ettari di cui 189 sottoposti a vincolo storico e 875 di competenza dell’amministrazione comunale.

Attenzione particolare da parte del duo Funaro-Galgani anche ai quartieri 1 e 5, poiché al di sotto della soglia minima di copertura arborea fissata al 30%. "Questa svolta green l’avevo promessa in campagna elettorale - ha detto Funaro -, è parte integrante del programma di mandato e adesso partiamo con i fatti. Abbiamo già stanziato 10 milioni di euro nel bilancio preventivo con l’obiettivo di arrivare a 20 milioni nel mandato, ma ricordo che nel piano di investimenti avevamo già raddoppiato le risorse passando da 18 a 36 milioni sul verde".

Da ascrivere al filone del ‘già realizzato’, il pocket garden in viale Redi, il filare alberato in viale XI agosto, l’area gioco in viale Tanini, l’orto urbano in zona Canova Fedi, la nuova area verde di Villa di Rusciano, la depavimentazione del vialone alle Cascine e le alberature nel parcheggio di piazza Baldinucci. L’altro filone attiene agli interventi da realizzare: in piazza Nannotti andrà un pocket garden, un filare alberato lungo il controviale di viale Guidoni, la nuova area gioco in via Ugo Moschi, l’orto urbano all’Argingrosso, l’area verde di via dell’Olivuzzo e il giardino del Lippi da de-pavimentare.

"È stato un grande lavoro – ha ricordato la vicesindaca Paola Galgani – che è partito dalla mappatura delle aree e l’individuazione di quelle con meno spazi verdi o più calde. Uno studio dettagliato ha poi permesso di mettere in campo un piano che ha individuato ogni singolo metro quadro dove è possibile intervenire. Agiremo aumentando gli spazi verdi vicino a casa, la copertura arborea e gli spazi gioco, depavimentando per rendere il terreno permeabile alle piogge e attuando politiche di rinaturalizzazione delle aree. Un piano che comincia subito per cambiare Firenze e renderla pronta ad affrontare i cambiamenti climatici".