ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

In attesa del Carnevale Medievale. Ecco le strategie delle contrade

Storie, personaggi e rappresentazioni: iniziato il conto alla rovescia. Parlano i capicontrada.

Da sinistra Andrea Paliotto, Larissa Frosali, Alessio Batistini, Elisa Ferruzzi e Alessio Castrucci

Da sinistra Andrea Paliotto, Larissa Frosali, Alessio Batistini, Elisa Ferruzzi e Alessio Castrucci

Mancano pochi giorni al 30 marzo quando San Casciano metterà in scena il Carnevale Medievale, iniziativa nata 13 anni fa. A Ponterotto, nei cantieri delle contrade hanno già preso forma storie, personaggi e rappresentazioni che sfileranno nele strade del paese in attesa del verdetto per sapere chi sarà il vincitore. Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre si preparano e i loro capicontrada raccontano i primi dettagli delle storie da rappresentare davanti alla giuria.

Andrea Paliotto (Cavallo) punta tutto sulla sul percorso spirituale di San Galgano. "Il santo ci insegna che i sentimenti di guerra possono mutare in una vita di pace e che ogni leggenda racchiude dentro di sé una parte di verità e un messaggio profondo, che guardando con attenzione possiamo cogliere e custodire". Il Gallo, guidato da Larissa Frosali, metterà in scena la via della seta. "Il personaggio su cui abbiamo voluto concertarci è Marco Polo – dichiara – il nostro racconto non è solo la narrazione d’un viaggio, ma una lezione che invita alla virtù della curiosità e alla forza della conoscenza". Elisa Ferruzzi capocontrada del Giglio dice che "la storia è stata concepita partendo dalla leggenda de ’Il rifrullo del Diavolo’, secondo cui ancora oggi, a un lato del Duomo di Firenze, si percepisce costantemente una brezza. Tale brezza sarebbe il soffio del Demonio, che si era messo a sbuffare perché ingannato da un prete. Abbiamo rivisitato questa leggenda con la figura di Bartolomeo intorno al quale creiamo il concetto di speranza, tema del Giubileo del 2025". Per Alessio Castrucci della Torre l’invito è "alla riflessione su una tematica che collega il Medioevo alla nostra contemporaneità. Presentiamo una trasposizione scenica della Parabola dei tre anelli e desideriamo trasmettere un messaggio universale, rivolto non solo alle tre grandi religioni monoteiste: la differenza di confessione religiosa non sia causa di scontro tra fanatismi". Infine, quello del Leone di Alessio Batistini è "un viaggio che attraversa i secoli, dal cuore delle colline fiorentine alla laguna di Venezia, per raccontare come il Carnevale sia stato testimone di trasformazioni profonde. Il nostro cammino inizia nel 943, con il tentativo di rapimento delle 12 Marie".

Andrea Settefonti