In città sfila il ’Pride’ degli antagonisti. Corteo e pomeriggio di traffico caos

In zona Argingrosso vicino a Casa Pound. Palloncini di vernice e slogan

In città sfila il ’Pride’ degli antagonisti. Corteo e pomeriggio di traffico caos

In zona Argingrosso vicino a Casa Pound. Palloncini di vernice e slogan

Almeno quattrocento antagonisti, secondo la valutazione della Questura, ieri al corteo ‘Pride transfemminista queer intersenzionale anticapitalista, ecologista, anticoloniale’ per reclamare "l’autodeterminazione dei corpi dissidenti in lotta". La manifestazione, organizzato dal movimento ‘Pride Favoloska’ è iniziata alle 16 in piazzale Vittorio Veneto con comizi, canti e balli per rivendicare la lotta a "ogni forma di capitalismo che mercifica i nostri corpi". Verso le 18,15 è partito il corteo su Ponte alla Vittoria attraverso tutto l’Isolotto. L’itinerario richiesto dagli organizzatori prevedeva via de’ Vanni, davanti alla sede di Casa Pound: "Ci pare incredibile che Questura e Prefettura consentano il passaggio di un corteo che rischia di entrare in contatto con i nostri militanti che effettueranno la consueta apertura pomeridiana del sabato – aveva tuonato venerdì in una nota il direttivo della sezione –. Ancora più incredibile se si pensa che esistono ben tre strade parallele a via de’ Vanni da cui far passare i manifestanti. L’unica spiegazione che ci siamo dati è che si voglia far finire per l’ennesima volta CasaPound nell’occhio del ciclone solo per strumentalizzare eventuali disordini contro il governo Meloni e per chiedere lo scioglimento dell’organizzazione". Ma il permesso di passare da via de’ Vanni non è stato accordato dalla Questura, che, nonostante la manifestazione non fosse stata preannunciata, ha disposto il passaggio da Lungarno del Pignone per evitare disordini e imbrattamenti. Tuttavia non sono mancati cori e momenti di tensione quando, in una sosta nell’isolato parallelo, si è temuto che parte dei manifestanti potesse svicolare dai carrugi laterali.

Qualche momento di tensione anche per alcuni palloncini pieni di vernice colorata che sono stati lanciati verso la Polizia e i fotoreporter da alcuni partecipanti al Pride all’altezza di piazza Gaddi, davanti via da’ Vanni, dove era presente uno schieramento delle forze dell’ordine per impedire l’accesso alla strada dove si trova la sede del movimento di estrema destra. Il corteo è continuato con notevoli ripercussioni sul traffico fino al parco dell’Argingrosso.