È da accogliere con favore la notizia di alcuni giorni fa dell’accordo fra un noto editore fiorentino ed una società di distribuzione per la consegna a domicilio di libri ai clienti in tempo reale, alla maniera della tradizionale pizza. Ogni forma di incoraggiamento alla lettura deve essere sostenuta, in epoca in cui i punti vendita – le librerie, e ancora più le edicole – si fanno sempre più rare. Non vi è dubbio che la carta stampata stia subendo un attacco massiccio dalle nuove tecnologie. Chi conserva oggi la valanga di messaggi inviati per posta elettronica, per fare un solo esempio, rispetto alle preziose, meditate lettere, di cui sono ricchi i nostri archivi? Quanta e quale emozione si prova a tenere in mano un incunabolo o a sfogliare delicatamente una cinquecentina che per secoli ha trasmesso cultura. Ecco il pregio delle Biblioteche: conservare, trasmettere la conoscenza. Fino ai nostri giorni le biblioteche private, intese come raccolte di volumi acquistati, letti e conservati nell’arco della vita ed oltre, facevano parte intoccabile del patrimonio familiare. I libri del nonno e del babbo. Oggi pure quelli sono a rischio dispersione. A fronte delle minori disponibilità di locali, il gesto nobile di proprietari od eredi disposti ad affidare gratuitamente la biblioteca di famiglia a istituzioni pubbliche o private si trova spesso davanti a un garbato rifiuto, proprio per mancanza materiale di spazio atto a ricevere l’uno o l’altro "fondo" archivistico o librario. Con rammarico, certo, ma con rassegnata ineluttabilità. In molti si rivolgono anche alla Fondazione Spadolini: numerose collezioni sono state accolte in questi anni, fino a una sorta di saturazione degli ambienti, foriera di una necessaria severità.
L’ultimo "caso" è stato quello di un amico scomparso pochi giorni addietro, Paolo Paoletti. Storico per passione, ha scritto numerosi libri, impegnando le sue ricerche per ricostruire la verità storica, al di là di miti e agiografie, del periodo della occupazione tedesca. Mi aveva contattato alcuni mesi fa per offrirmi il lascito dei suoi numerosi volumi, raccolta unica nel suo genere. Studiavo gli spazi, cercando di raddoppiarli con duplice fila negli scaffali. Purtroppo il tempo è venuto a mancare.