REDAZIONE FIRENZE

In gabbia tra i cantieri: "Le persone non ci trovano". Meno del 25% di ingressi: "Facciamo presto"

Il direttore del Principe Rinaldi: "Confidiamo nella fine dei lavori della tramvia". Le sale, le poltrone e gli arredamenti interni alla struttura sono stati rinnovati.

Il direttore del Principe Rinaldi: "Confidiamo nella fine dei lavori della tramvia". Le sale, le poltrone e gli arredamenti interni alla struttura sono stati rinnovati.

Il direttore del Principe Rinaldi: "Confidiamo nella fine dei lavori della tramvia". Le sale, le poltrone e gli arredamenti interni alla struttura sono stati rinnovati.

di Rossella Conte

Nel 2019 il Cinema Principe viale Giacomo Matteotti era riuscito ad accogliere circa 80mila spettatori. Nel 2023, 40mila. Se è vero che la crisi del settore ha ridotto in media in tutta la città gli ingressi del 25%, in piazza della Libertà la percentuale è stata più pesante anche per via dei cantieri che stanno portando alla realizzazione della tramvia. "Noi al momento siamo ingabbiati, le persone non riescono ad arrivare né a fermarsi. Chi viene lo fa perché è affezionato al nostro schermo" racconta Francesco Rinaldi, direttore del Cinema Principe. Che però mette in chiaro: "Vogliamo essere fiduciosi, quando sarà in funzione ci auguriamo di tornare ai tempi del periodo pre-pandemia. Abbiamo sostenuto un intervento di restyling importante, abbiamo rinnovato le sale, le poltrone, l’arredamento. Nel nostro spazio ci crediamo". Insieme all’apertura del Ruby Bea Hotel della catena tedesca, verranno riqualificati anche i portici dove, nei progetti, sorgerà un nuovo salotto commerciale. L’edificio dispone di tre slot dove poter costruire attività commerciali o di ristorazione. Il primo, vicino alle già esistenti Poste, dispone di 360 metri quadri di cui il piano terra di 70 metri quadrati e il piano interrato di 290 metri quadri. Il secondo spazio di 586 metri quadrati mentre quello immediatamente successivo conta una superficie di 456 metri quadrati di cui il piano terra di 320 metri quadri, il piano interrato di 86 metri quadri e il piano ammezzato di 50 metri quadri.

"Ci auguriamo che piazza della Libertà possa tornare all’antico splendore, quando era ancora una piazza a misura di residente e commerciante. Con gli anni, tanti hanno chiuso" racconta Massimo Manuali, titolare del Tabacchi dal 1986. Quando lui aprì, piazza della Libertà brulicava di vita e vite. "Con la realizzazione della tramvia la zona cambierà per sempre" dice Maria Pia Funiciello, presidente dell’associazione dei commercianti Parterre. "Speriamo che una volta che entrerà in funzione, i fiorentini torneranno a vivere il quartiere con tutte le sue attività. Purtroppo i cantieri e la mancanza di posti auto hanno allontanato tante persone".

A questo va aggiunta la pandemia che, insieme ai canoni di locazione, hanno dato il colpo di grazia. Il pensiero dei commercianti va allo storico bar San Gallo che ha abbassato recentemente la saracinesca, alla cioccolateria, al biciclettaio e così via. "Il vero problema è la mancanza di posti auto – dice Claudio Landi, socio di Coiffeur Renato -, se non possono fermarsi con agilità le persone non entrano. E in questo modo facciamo spazio a un altro tipo di frequentatori". Il riferimento è alla banda di cittadini rumeni che hanno occupato i portici allestendo un vero e proprio accampamento a scomparsa: arrivano alle 19.30 per poi rimuovere il tutto intorno alle 7.30. "Nascondono i materassi tra le colonne, usano la nostra piazza come fosse casa loro".

Era il 1976 quando il Caffè Principe di via Giacomo Matteotti aprì per la prima volta i battenti. Da allora di negozi aprire e chiudere i titolari ne hanno visti tanti. Al bancone oggi c’è Leonardo Di Fronzo che nonostante il presente sia in chiaro scuro, sul futuro vuole essere ottimista: "La tramvia cambierà per sempre la zona con un impatto, speriamo positivo, sulle attività. Quello che chiediamo è di procedere velocemente con i lavori e intensificare il presidio. La sera questa zona diventa terra di nessuno".