PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

In piazza per la Casa di comunità: "Il diritto alla salute va garantito"

Manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil. L’obiettivo è andare oltre la riapertura del presidio Asl. Chiesto un incontro al presidente della Regione con lo scopo di realizzare la nuova struttura territoriale.

Un momento della manifestazione di ieri pomeriggio per la riapertura a Campi della Casa di comunità, dopo la chiusura del presidio Asl causata dall’alluvione del 2023

Un momento della manifestazione di ieri pomeriggio per la riapertura a Campi della Casa di comunità, dopo la chiusura del presidio Asl causata dall’alluvione del 2023

Un grido d’allarme. Forte. E un richiamo alle responsabilità di tutti. Altrettanto forte. Li hanno lanciati i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, che ieri pomeriggio si sono dati appuntamento in piazza Fra Ristoro per chiedere a gran voce che "Campi abbia la sua Casa di comunità". Un progetto che "i cittadini e le famiglie aspettano da troppo tempo e che ospiti al suo interno tutti i servizi della Asl, sanitari e sociosanitari". Oltre un centinaio i presenti, mescolati insieme a loro il sindaco Andrea Tagliaferri, gran parte della giunta, consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione. Una manifestazione, è stato ribadito in tutti gli interventi, voluta per unire, e non per dividere e dalla quale, oltre alle considerazioni di natura ‘politica’, sono emersi in modo inequivocabile una serie di messaggi. Ovvero che le organizzazioni sindacali "valutano positivamente lo sforzo fatto dall’amministrazione comunale, dalla Società della Salute e dalla Asl Toscana Centro di riportare sul territorio, a un anno dall’alluvione, i servizi dell’Azienda sanitaria, grazie anche alla collaborazione delle associazioni di volontariato, come Misericordia e Pubblica Assistenza". Ma tutto ciò non è ritenuto sufficiente e "dalle parole bisogna passare ai fatti. Garantendo un servizio essenziale, come è appunto la Casa di comunità". E ancora: "Una struttura con un punto unico di accesso (il cosiddetto Pua) e all’interno della quale ci siano tutti i servizi di medicina".

L’alluvione del 2023, come è noto, ha portato alla chiusura del presidio Asl di via Rossini, con tutte le conseguenze che ne sono scaturite: "La Casa di comunità è una pietra fondamentale in quella che è una visione di diritto alla salute", è stato ripetuto più volte. Per dare concretezza al progetto i sindacati hanno chiesto un incontro al presidente della Regione, Eugenio Giani, mentre "quello che Farmapiana sta ipotizzando è l’unico che ci può permettere di raggiungere l’obiettivo prefissato in tempi rapidi, soprattutto dopo che della Casa di comunità si parla da undici anni e ancora non si è visto niente". L’unico ‘accenno’ polemico in una vicenda che invece ha bisogno di forte coesione. Da qui l’appello a tutti gli enti affinché "diano vita a una forte sinergia di intenti per realizzare la Casa di comunità tanto attesa. Anche qui – hanno concluso – c’è un forte aumento delle aspettative di vita, e di conseguenza, delle malattie legate all’invecchiamento e al bisogno di assistenza alla non autosufficienza: la Casa di comunità può dare tutte queste risposte, Campi se la merita".