ILARIA BIANCALANI
Cronaca

In tanti per l'ultimo saluto a Claudio Sperduti, l'uomo deceduto in Romania

Il velivolo biposto su cui viaggiava era precipitato il 2 luglio scorso nella regione di Brasov, in Romania

Claudio Sperduti (foto da facebook)

Tavarnelle (Firenze), 8 luglio 2016 - Una folla commossa di parenti e amici, alcuni dei quali giunti anche dalla Romania ha salutato ieri, per l'ultima volta, Claudio Sperduti, l'uomo che ha perso la vita in seguito a un tragico incidente, mentre stava pilotando un velivolo biposto all'altezza della regione di Brasov in Romania. La cerimonia commemorativa in forma laica, si è svolta al Cimitero del Borghetto, dove poi la salma è stata tumulata. Presente anche il sindaco di Tavarnelle, David Baroncelli. E' stato proprio lui a esprimere il primo pensiero di commiato. “Parlare di Claudio in pochi minuti – ha detto – sarebbe come cercare di raccontare la Divina Commedia in un quarto d'ora. Gli occhi di chi l'ha conosciuto raccontano di un uomo talmente entusiasta di vivere e con una tale facilità di rapporti, da conquistare chiunque lo avvicinasse”. Il sindaco ha anche ricordato la grande figura imprenditoriale che Sperduti incarnava “con il carattere del capo e la grinta del manager; umile e caparbio: le doti di un imprenditore vero. E in questo senso – ha concluso - Claudio ci lascia due uomini, Corrado e Leonardo, i figli, cui va il compito e l'eredità di portare avanti il suo lavoro e i suoi sogni. A noi invece, il compito di fermarci ad ascoltare il silenzio e imparare la libertà del vento”.

Ricchi di affetto e riconoscenza i pensieri scritti dai figli, che lo ricordano come “un uomo vulcanico, - ha detto Leonardo - la cui mente era sempre al lavoro per progettare e creare, considerando gli ostacoli una sfida e le cadute un punto di ripartenza”.

“Lo abbiamo riportato qua – ha aggiunto Corrado – perché potesse ricongiungersi con la terra che lo aveva generato, anche se sono sicuro che il suo spirito rimarrà ovunque lui abbia agito, con un sorriso, con una parola. Un uomo che in ciascuno di voi ha lasciato qualcosa, una parola, un'espressione, che ci spronava all'entusiasmo e viveva con entusiasmo, anche se ci esortava ad avere equilibrio. Sono convinto che mio padre rimarrà immortale perché ciascuno di voi trasmetterà i suoi sentimenti, portando avanti il cambiamento che lui ha innescato”.

Struggenti le parole delle nipotine Rosa e Giulia, racchiuse in delle letterine scritte da loro stesse: “Occhi di fuoco e cuore di gioia, così era mio nonno .– ha esordito Rosa - So che mancherà a tutti ma bisogna essere forti e ricordare che lui ci voleva insegnare una cosa racchiusa in un semplice frase: vivere la vita. Ed era così che lui voleva viverla, al massimo e felicemente. Era ottimista e affrontava i problemi con gli amici e con la famiglia”. Rosa ha poi letto una dolce poesia. “Il mio caro nonno – ha proseguito Giulia – è morto per un incidente con l'aereo, lui era sempre alla mia sinistra e alla destra di mia sorella e resterà per sempre nel mio cuore. Era sempre molto elegante e mi mancherà il suo bel sorriso e quando giocava con noi”.

La cerimonia di commemorazione è stata sottolineata dalle note del violino suonato dal musicista Luca Paternoster. Tante le lettere e gli aneddoti raccontati dagli amici più cari. Fra tutti quello di un amico imprenditore di Milano, che si è rivolto a lui dicendo: “Caro Claudio, se esiste un paradiso, ti auguro che tu possa continuare a volare senza pericoli”.

E in ricordo della sua grande passione per gli aerei, un'elica con una targa commemorativa e la scritta “ultimo volo”, insieme alla data: 2 luglio 2016.