"In terra pax: musica per i Signori di Firenze e Ferrara": con un titolo di grande suggestione e attualità, la grande tradizione rinascimentale torna al Festival del Maggio da protagonista attraverso i suoi rappresentanti più autorevoli e con le voci e gli strumenti di chi da decenni vi si dedica con competenza e passione. Stasera alle 20 in Sala Mehta è di scena l’ensemble "L’Homme Armé", che da oltre quarant’anni indaga ed esegue il repertorio antico, dal ‘300 al ‘600, sotto la guida sapiente di Fabio Lombardo; al suo fianco, l’ensemble UtFaSol, che dal 2013 si dedica alla ricerca, allo studio e all’esecuzione della musica rinascimentale e barocca su strumenti storici.
I riflettori sono puntati su Heinrich Isaac e Josquin Desprez, due dei più grandi musicisti "oltremontani", cosiddetti in virtù della loro origine franco-fiamminga. Erano loro a dare lustro in epoca rinascimentale alle raffinate ed eleganti corti italiane che dettavano legge in Europa per prestigio e profondità culturale. Di Isaac, legato alla famiglia fiorentina dei Medici, saranno eseguiti il mottetto "Rogamus te", due lamenti composti nel 1492 in occasione della morte di Lorenzo il Magnifico su testi elaborati da Angelo Poliziano, e il solenne mottetto "Prophetarum maxime", probabilmente composto per il rientro dei Medici a Firenze nel 1512, dedicato al patrono san Giovanni e al cardinale Giovanni de’ Medici, futuro papa Leone X e in precedenza suo allievo.
Del "Padrone delle note" (così Martin Lutero definì Desprez esaltandone la maestria e la grandezza), sarà interpretata la splendida "Missa Hercules Dux Ferrariae", composta nella città padana in una delle molteplici tappe della sua vita, quando era al servizio di Ercole d’Este. La messa è composta su un "tenor" ricavato dalle vocali (re-ut-re-ut-re-fa-mi-re) estratte dal nome del prestigioso committente: una sequenza sonora che potrebbe apparire problematica per la limitata gamma e la ripetitività di alcuni suoni, ma che per Josquin divenne l’architrave di un’articolata costruzione musicale. L’Homme Armé è formato da Giovanna Baviera, Marta Fumagalli, Alberto Allegrezza, Andrés Montilla, Paolo Fanciullacci, Riccardo Pisani, Gabriele Lombardi e Davide Benetti, mentre l’ensemble UtFaSol si compone del fondatore Pietro Modesti al cornetto, Elina Veronese, Fabio De Cataldo e Andrea Angeloni ai tromboni e Andrea Perugi all’organo. Posto unico 20 euro.