In tredici finiscono a processo. Acquistano armi su internet. Appassionati di softair nei guai

Sito spagnolo vendeva pistole e carabine senza nessun accertamento sugli acquirenti: tra i suoi clienti anche un sedicenne. Prime condanne in abbreviato, pene fino a un anno e mezzo.

In tredici finiscono a processo. Acquistano armi su internet. Appassionati di softair nei guai

In tredici finiscono a processo. Acquistano armi su internet. Appassionati di softair nei guai

FIRENZE

Bastava un click e dalla Spagna veniva spedita ogni tipo di arma da soft air: pistole, carabine, e relative munizioni che servono sì, per fare la guerra per finta, ma che, se non usate in maniera corretta, possono fare male per davvero. E, circostanza ancora più grave, il sito, “linkato“ anche su Amazon, non operava alcun tipo di controllo sull’età o i requisiti degli acquirenti: bastava semplicemente pagare e un corriere recapiatava a casa l’arma desiderata.

In questo modo, anche un 16enne ha avuto modo di comprare un fucile, regolarmente consegnatogli a casa sua, a Figline Valdarno. Qualcuno, che forse aveva annusato il pericolo di questi acquisti, se lo era fatto spedire presso una casa del popolo del suo paese, Lastra a Signa.

Escamotage grandi o piccoli che non hanno risparmiato il processo a tredici persone. Tutti appassionati di soft air (tra loro c’è anche il titolare di un negozio specializzato di questo sport, in zona Novoli) che adesso si sono ritrovati accusati di importazione nel territorio italiano di armi comuni da sparo: così, infatti, sono state inquadrate dalla procura le armi, spedite in Italia dal sito spagnolo, capaci di emanare una forza cinetica superiore a 7.5 joule. E comunque, anche le armi di potenza inferiore, non erano provviste dei dispositivi di legge attestanti la modesta capacità offensiva.

Davanti al gup Farini, molti dei tredici imputati hanno optato per patteggiamento e rito abbreviato. Le pene più alte si attestano intorno a un anno e sei mesi e considerato che molti erano incensurati, il giudice ha aderito anche alla messa alla prova.

La posizione del sedicenne, difeso dall’avvocato Francesco Stefani, è stata invece stralciata e inviata alla procura dei minori.

ste.bro.