Firenze, 8 marzo 2022 - Stamani, in occasione dell’8 marzo, si è svolta la cerimonia di intitolazione di una piazzetta lungo via Vecchia di Pozzolatico a Natalia Ginzburg, scrittrice di primo piano della letteratura italiana del Novecento. Alla cerimonia hanno presenti tra gli altri il sindaco Dario Nardella, gli assessori alle pari opportunità Benedetta Albanese e alla Toponomastica e Cultura della Memoria Alessandro Martini, la presidente del Quartiere 3 Serena Perini, il presidente della commissione toponomastica Mirko Rufilli.
“Abbiamo scelto di intitolare questa piazzetta in uno dei luoghi più belli della città proprio oggi, nel giorno della Festa della donna che quest’anno purtroppo celebriamo con il lutto nel cuore a causa della guerra in corso – ha esordito il sindaco – .È comunque l’occasione per fare una riflessione sul ruolo delle donne nella vita quotidiana, nella società civile in Italia e nel mondo. Nelle emergenze degli ultimi anni sono state le donne pagare il prezzo più alto. E per questo l’8 marzo deve essere anche un giorno di gratitudine e di impegno reale per trasformare la società civile. Qualche passo avanti è stato fatto: penso a quante donne oggi sono nelle forze di polizia e tra i militari, nella magistratura, nelle istituzioni, nel mondo dell’informazione. È il frutto dell’opinione pubblica che è sempre più sensibile a questo tema. Sono battaglie che vanno condotte con equilibrio, senza ideologizzare ed estremizzare, anche inquadrando la questione in modo intelligente e corretto. Non dobbiamo sminuire il ruolo della donna assegnando loro posti solo per il loro genere ma valorizzando anche le competenze che ci sono e sono di grandissimo valore”.
Sulla figura di Natalia Ginzburg il sindaco Nardella ha aggiunto: “Questa intitolazione ci riporta con la memoria al periodo del fascismo e del nazifascismo, ci ricorda le difficoltà che ha vissuto per la sua origine ebraica e per la sua religione in un periodo difficilissimo per l’Italia. E ci permette di riflettere sul ruolo delle donne durante la Seconda Guerra Mondiale e l’oppressione fascista. Un ruolo straordinario, spesso non valorizzato abbastanza, Questo luogo vuole quindi ricordare una grande intellettuale e scrittrice ma anche una donna che ha attraversato e vissuto in prima persona la storia italiana del secolo scorso” ha concluso il sindaco Nardella.