REDAZIONE FIRENZE

Firenze, al via la conferenza internazionale sugli incendi boschivi

Convegno organizzato per trarre un bilancio sui roghi che hanno devastato la Toscana l'estate scorsa

Un vigile del fuoco a lavoro

Firenze, 29 settembre 2022 - Sono numerosi gli incendi boschivi che quest'estate hanno interessato la Toscana, come quello che ha colpito Massarosa, bruciando oltre 400 ettari di terra. La conferenza internazionale "Fire ecology across boundaries: connecting science and management", che si svolgerà dal 4 al 7 ottobre all'Auditorium di Santa Apollonia, sarà per la Regione un'opportunità di trarre un bilancio finale allo scadere del divieto assoluto di abbruciamenti del 15 settembre.

L'evento è organizzato dall'Association for Fire Ecology (AFE) e dalla Pau Costa Foundation (PCF), in collaborazione con la Regione Toscana e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie dell'Università degli Studi di Firenze. "Sarà un'occasione d'incontro per chi si occupa di gestione internazionale di incendi forestali, di selvicoltura, di ambiente e comunicazione, per esperti e rappresentanti di organizzazioni Antincendi boschivi (Aib), regionali e locali".  Ha detto la vicepresidente della Regione e assessora Stefania Saccardi.

"È stata una stagione molto impegnativa - aggiunge il governatore Eugenio Giani, ricordando come fenomeni di questo tipo siano dovuti alla prolungata siccità e alle ripetute ondate di calore che hanno caratterizzato l'estate appena passata - ci siamo ritrovati a fronteggiare eventi molto intensi e spesso contemporanei che hanno portato al limite la capacità operativa della nostra organizzazione antincendi boschivi".

Entrambi gli amministratori hanno sottolineato l'importanza del contributo dei vigili del fuoco e dei volontari dell'organizzazione Aib, oltre a ringraziare i comuni e i carabinieri forestali per il supporto logistico e l'accertamento delle cause dei roghi. Tuttavia, come sottolineano Giani e Saccardi, non è sufficiente contrastare attivamente il fenomeno degli incendi boschivi, ma risulta fondamentale la prevenzione anche attraverso forme di presidio come il recupero del lavoro agricolo e pastorale nelle aree rurali.