Firenze, 31 marzo 2025 – Dopo la distruzione, c’è la ricostruzione. Ancora una volta il quartiere delle Cure, ma la città tutta in realtà, fa sentire il suo caloroso abbraccio intorno a Marco il libraio, dopo l’ennesima beffa che la vita gli ha riservato. Come una fenice, il book sharing nel sottopasso rinasce dalle sue ceneri. Là dove ieri c’era solo un cumulo di carta bruciata, sono pian piano tornati nuovi libri grazie alle tante, tantissime donazioni che privati cittadini e associazioni hanno immediatamente attivato dopo l’incendio di venerdì notte. “Ne sono arrivati a valanga – racconta Marco – Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini”.

E tanti altri, probabilmente, ne arriveranno. Anche dai commercianti. “Marco è vittima di un gesto veramente orribile – commenta Deanna Baragatti, libraia di via Ghibellina – appena ho letto dell’incendio ho subito pensato che lo avrei aiutato volentieri, donandogli qualche libro. Non credo sia un gesto eccezionale, ma una reazione normale”. La stessa disponibilità è quella che palesa anche chi ha chiuso l’attività ormai da tempo, ma si ritrova con ancora migliaia di testi tra le mani. È il caso di Roberto Baroni, libraio in pensione: “Ho un po’ di tutto, romanzi, saggi, libri di cucina. Sono disposto a portarglieli di persona - ribadisce - me ne sono rimasti molti e infatti quando posso li porto negli ospedali, nelle scuole o nelle case di cura”.
Ma la solidarietà non conosce confini. Anche da Siena si sono attivati per organizzare una raccolta. La Corte dei Miracoli, centro culturale della città del Palio, si è resa disponibile ad aiutarlo. Ma la risposta è stata talmente grande che ora il ’problema’ di Marco - se così si può definire - è trovare un posto dove poterli tenere tutti. “Domani (oggi per chi legge ndr) li esporrò al banchino del mercato, alcuni li lascerò al book sharing - spiega il libraio - Ma non so dove metterli tutti. In associazione non c’è più spazio. Infatti sono costretto a chiedere alle persone di fermarsi con le donazioni”. Li nel deposito del centro La Fenice, infatti, ce ne sono già nove mila. “Piuttosto, se qualcuno volesse aiutarmi - continua Marco - mi servirebbe un posto dove conservarli, un garage, un fondo”.
Nel frattempo, mentre l’altruismo e il senso di comunità spazzano via i residui dell’ignoranza, proseguono le indagini della polizia municipale per scoprire la matrice dell’incendio, che la notte tra venerdì e sabato ha ridotto in fumo una decina di libri nel sottopasso delle Cure. L’ipotesi della bravata continua ad essere quella più acclarata stando ai primissimi accertamenti svolti dagli agenti sul posto, dalla visione delle immagini delle telecamere della piazza e dalle testimonianze. E Marco oggi potrebbe decidere di fare denuncia.
Te.Sca.