
I vigili del fuoco entrano nell'appartamento (Umberto Visintini / New Press Photo)
Firenze, 27 marzo 2018 - Potrebbe essere stato un corto circuito a provocare il grave incendio avvenuto nel quartiere di San Niccolò a Firenze la sera di lunedì 26 marzo. Nell'incendio è morto un uomo di 72 anni - Vincenzo Serrotti - , mentre la moglie, inferma da anni, 67 anni, è stata portata in ospedale in codice rosso. Adesso è ricoverata in prognosi riservata. Al momento risponde positivamente alle terapie e non sarebbe in pericolo di vita.
Meno grave e già dimessa un'altra persona, che era rimasta intossicata dal fumo. Il giorno dopo il quartiere di San Niccolò è sconvolto. Il sindaco Dario Nardella e l'assessore al sociale Sara Funaro sono andati in ospedale per portare conforto alla donna e al figlio.
La coppia sembra che da anni accumulasse oggetti in casa. L'incendio sarebbe divampato in un attimo intorno alle 23. Fiamme altissime che hanno svegliato tutto il quartiere. Le sirene dei vigili del fuoco, del 118 e della polizia hanno squarciato la notte insieme ai bagliori delle lingue di fuoco. Le cause del rogo potrebbero ricondurre a un corto circuito all'interno dell'appartamento. La procura ha aperto un'inchiesta sulla vicenda. Intanto i vicini di casa sono sconvolti.
«Erano da poco passate le 23 quando ho sentito dei rumori venire dal giardino, ho aperto la fienstra e ho visto il fuoco», dice la sedicenne Giulia. «Quando ho visto l’incendio, d’accordo con la mamma, ho chiamato subito i vigili del fuoco. Poi – racconta ancora impaurita – siamo usciti fuori temendo che le fiamme potessero arrivare alla nostra abitazione».
Intanto il pm di turno ha disposto l'autopsia sul corpo dell'uomo di 72 anni. Da un primo esame del medico intervenuto sul posto, il 72enne sarebbe deceduto per asfissia, a causa del fumo inalato.