Firenze, 21 febbraio 2019 - La procura di Firenze ha notificato la chiusura delle indagini a 45 professori e ricercatori specialisti di diritto tributario per l'inchiesta che nel 2017 portò a sette arresti e all'interdizione dalle università per altri 22. L'inchiesta è relativa alle accuse di aver pilotato concorsi per l'abilitazione alla docenza del diritto tributario nelle università.
Tra i reati contestati ci sono, a vario titolo, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta (nei concorsi), abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, truffa. La procura, ora, per questi 45 si appresta ad avanzare la richiesta di rinvio a giudizio. Tuttavia, secondo quanto appreso, l'inchiesta dei pm Luca Turco e Paolo Barlucchi continua per una decina di altri indagati.
Si tratta di posizioni che devono essere ancora definite e, secondo quanto emerge, per qualcuno potrà esserci un possibile aggravamento della posizione. Tra i nomi più in vista dell'inchiesta ci fu anche quello dell'ex ministro Augusto Fantozzi che venne interdetto dalla docenza universitaria per 9 mesi, provvedimento poi revocato dal tribunale del riesame su ricorso del difensore, l'avvocato Nino D'Avirro di Firenze.
L'indagine nacque da una denuncia del ricercatore tributarista fiorentino Philip Laroma Jezzi che fu 'invitato' a ritirarsi da un concorso in attesa del 'giro' buono anche per lui. Laroma denunciò alla guardia di Finanza la sua esclusione da un patto (illecito) che riguardava accordi fra due studi tributari di Firenze per favorire invece il superamento del concorso di due propri associati nel 2013. Da questo spaccato gli inquirenti ricostruirono una rete nazionale di relazioni tra società scientifiche dove, secondo l'accusa, venivano illecitamente concordati i vincitori dei concorsi, scambiandosi favori e abilitazioni alla docenza.