Firenze, 5 agosto 2023 – La presunta banda che gestiva gli affitti abusivi all’ex Astor usava mazze da baseball per minacciare chi non pagava. Alla povera gente che cercava un tetto nell’albergo occupato venivano chiesti affitti che potevano arrivare fino a 700 euro per una stanza o poco più. Stanza nella quale si dormiva, si mangiava, si ammassavano i propri vestiti.
Bambina scomparsa, arrestato lo zio
L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze che ha portato a quattro arresti, tra cui lo zio della piccola Kata, la bimba scomparsa, solleva ancora di più il velo sull’inferno dell’ex Astor, dove la sopraffazione, le minacce, erano pane quotidiano.
La vicenda si intreccia fortemente con la sparizione della piccola, avvenuta lo scorso 10 giugno. Qualcuno potrebbe avere rapito la bambina proprio nell’ambito della battaglia tra le bande che volevano avere il controllo dell’ex Astor. Quattro le misure catuelari in carcere. Tra queste ci sono gli arresti di Carlos Martin De La Colina Palomino, 37 anni, peruviano. Avrebbe un ruolo importante come “capo” nella gestione degli affitti abusivi della struttura.
Ma anche, e questo potrebbe essere importante anche per l’inchiesta per la scomparsa di Kataleya, Abel Alvarez Vasquez, 29 anni, zio della bambina, fratello della madre di Kata. Lui è stato l’ultimo a vedere la piccola prima della sparizione. Lui, secondo l’inchiesta sugli affitti dell’ex Astor, avrebbe avuto un ruolo nella riscossione e nella gestione delle stanze.
Tra le accuse per tutti e quattro ci sono quelle di estorsione, di tentativi di estorsione e di rapina, commessi tra il novembre 2022 e il 28 maggio 2023, nonché di tentato omicidio di lesioni gravi, commessi lo stesso giorno, ai danni di occupanti della struttura occupata abusivamente nel settembre 2022 da cittadini peruviani e rumeni.
"I delitti a base estorsiva e di rapina, da quanto è stato ricostruito, sono stati commessi con il ricorso alla minaccia”, si legge in un comunicato della procura di Firenze.