Firenze, 10 novembre 2023 – "Sono illegittimi tutti i sequestri operati dalla Procura di Firenze nei confronti dei parlamentari indagati nell'inchiesta sulla Fondazione Open”. Pertanto dovranno essere il Senato e la Camera dei deputati a valutare gli atti di sequestro compiuti dai magistrati fiorentini, il procuratore aggiunto Luca Turco e il sostituto procuratore Antonino Nastasi.
Lo ha stabilito il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Firenze, Sara Farini, che ha disposto che sia richiesta alle rispettive Camere di appartenenza l'autorizzazione a procedere al sequestro probatorio delle comunicazioni (chat e mail) che vedono come interlocutori Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Francesco Bonifazi (non indagato nell'inchiesta).
Con un'ordinanza depositata oggi, il Gup ha accolto la richiesta della Procura, a cui si erano uniti nel corso delle udienze i difensori degli imputati, di inoltrare la richiesta ai rispettivi rami del Parlamento per poter utilizzare il materiale già sequestrato, che al momento era già illegittimo sulla base di pronunce della Cassazione, all'ex premier e senatore di Italia Viva Matteo Renzi, alla deputata di Iv Maria Elena Boschi e all'ex deputato del Pd Luca Lotti.
Spetterà allo stesso Gup inoltrare entro dieci giorni la richiesta di autorizzazione a procedere alla Camera e al Senato per l'utilizzabilità della corrispondenza telematica sequestrata ai parlamentari e depositata agli atti del processo.
Nei mesi scorsi la Corte costituzionale aveva dichiarato che il sequestro del materiale era avvenuto in modo illegittimo da parte della Procura poiché non era stata richiesta la preventiva autorizzazione alle Camere. Il Gup ha aggiornato l'udienza al 4 aprile 2024 per dar tempo al Parlamento di pronunciarsi in merito.
Matteo Renzi, questa mattina per la prima volta non presente all'udienza al palazzo di giustizia, ha commentato via social: "Oggi ennesima puntata dell'udienza preliminare Oprn. La Gup ha detto che i sequestri di corrispondenza fatti dal Pm Turco erano Illegittimi. Tanto per cambiare. Quindi ennesima vittoria nostra, ennesima sconfitta dei Pm di Firenze. Una vicenda sempre più incredibile".
Secondo l'accusa dei Pm Turco e Nastasi, la Fondazione Open, che animò e finanziò la scalata politica dell'ex sindaco di Firenze alla guida del Pd e le sue kermesse politiche come la Leopolda, sarebbe stata un'articolazione di partito e perciò Renzi, Boschi e Lotti sono stati indagati in concorso per finanziamento illecito ai partiti.
I magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente del Consiglio e altri protagonisti del 'giglio magico' come Boschi, Lotti, l'avvocato Alberto Bianchi, che è stato presidente della Fondazione Open, e l'imprenditore Marco Carrai. Il procedimento davanti al giudice per l'udienza preliminare per esaminare la richiesta di richiesta rinvio a giudizio formulata dalla Procura per 12 indagati è in corso dall'aprile 2022.