REDAZIONE FIRENZE

Firenze, inchiesta parcheggi, "Così gli ausiliari stracciavano le multe dei conoscenti"

Il maxi blitz della Polizia Municipale e la presunta alleanza tra "vigilini" e abusivi

Strisce blu in una foto di repertorio

Firenze, 13 gennaio 2020 - Si sarebbe assentato dal lavoro per intere giornate dopo aver timbrato il cartellino presenze, e avrebbe archiviato o stracciato alcune multe per fare favori a conoscenti, il funzionario della Sas spa (Società servizi alla strada) di Firenze arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura contro i parcheggi abusivi e che ha portato finora a 12 arresti (otto in carcere e quattro ai domiciliari).

L'uomo, 49 anni, capo del Reparto controllo sosta di Sas, che adesso è in carcere, avrebbe pure istigato alcuni ausiliari del traffico ad assentarsi dal lavoro, anche falsificando gli orari dei verbali delle multe così da limitare il lasso di tempo in cui non risultavano emesse le contravvenzioni ed evitare così di destare sospetti.

In carcere è finito anche uno degli ausiliari della sosta, che tra l'altro si sarebbe pure impadronito del denaro pagato da alcuni ignari automobilisti nel parcheggio di Porta Romana: li avrebbe invitati a non usare il parchimetro e a pagare direttamente a lui. In un caso, per l'accusa, avrebbe ricevuto un panettone e una bottiglia d'olio in cambio di una multa non fatta.

Le indagini sono scattate nell'aprile del 2018 dopo una denuncia fatta dall'autista di un pullman tedesco, che sarebbe stato costretto a pagare 40 euro a due parcheggiatori abusivi per sostare in lungarno Vespucci. La 'bandà di parcheggiatori abusivi non agiva infatti solo in piazzale Vittorio Veneto ma anche in altre zone, come nei pressi dello stadio Franchi e del Mandela Forum in occasione di concerti.

In queste zone, e sempre in occasione di concerti, irregolarità sarebbero state commesse dagli ausiliari della sosta che avrebbero incassato direttamente i soldi del parcheggio pagati dagli automobilisti.