STEFANO BROGIONI
Cronaca

Inferno in autostrada: due morti e due feriti nel frontale. Chi erano le vittime

Incisa, un van finisce nella corsia opposta e si scontra con un’altra auto: deceduti i due conducenti e trasportati in elicottero all’ospedale alcuni passeggeri

Gravissimo incidente ieri sull'A1

Firenze, 30 settembre 2023 – Un pauroso incidente che ha mietuto due vittime e troncato in due l’Italia. Ma anche mandato in tilt la circolazione nel quadrante sud della città metropolitana, con gravissime ripercussioni per tutta la serata sulle principali arterie della viabilità ordinaria dei centri di Incisa, Pontassieve, Bagno a Ripoli, e anche Firenze.

La genesi della grande paralisi di un venerdì nerissimo, è il salto di carreggiata di un Van, diretto a sud, che, alle 13.45 di ieri, all’altezza del chilometro 313 della autostrada A1, tra i caselli di Incisa-Reggello e Firenze Sud, al ’Burchio’, ha scavalcato con disarmante facilità il guardrail ed è piombato nella carreggiata opposta.

Un missile che si è abbattuto su un’auto che procedeva in direzione opposta, verso Milano. Entrambi i conducenti, un 73enne di Prato, Saverio Picerno, e un 47enne di Figline-Incisa, Salvatore Barone, sono morti. Gravemente feriti anche i due passeggeri che, oltre all’autista, erano a bordo del minibus Mercedes, forse un Ncc, intestato a un’azienda di trasporti di Montecatini Terme.

I primi a prestare soccorso sono stati i vigili del fuoco del comando di Novara, che si trovavano a transitare proprio in quel tratto: sono stati loro a districare dalle lamiere una delle persone coinvolte. Poi sono arrivati i colleghi da Figline e Firenze, assieme alla polizia stradale. Per consentire l’intervento dei sanitari (i due feriti sono stati trasportati all’ospedale di Ponte a Niccheri con l’elicottero) e la successiva rimozione dei mezzi coinvolti, il tratto tra Incisa e Firenze Sud è rimasto chiuso per più di due ore.

Inevitabili le conseguenze sulla circolazione. In autostrada si sono formate code sterminate in entrambe le direzioni, con punte fino a 14 chilometri in direzione di Roma e 7 verso Bologna. Pesonale di soccorso ha inoltre distribuito acqua agli automobilisti imprigionati sotto il sole di una giornata quasi estiva. La viabilità ordinaria è stata presa d’assalto anche dai mezzi pesanti, costretti come del resto gli altri automobilisti, a uscire al casello valdarnese, se diretti verso nord, o da chi, per evitare il grande blocco, ha cercato percorsi alternativi.

Ma la paralisi è stata generalizzata, estesa ad altre grande strade di grande comunicazione come la Firenze-Pisa-Livorno, all’altezza dell’ingresso di Scandicci, o l’Autopalio, che s’interseziona con l’A1 all’Impruneta.