Vittime della strada, Arriva a Rufina il servizio di sostegno psicologico per i familiari di vittime della strada. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Gabriele Borgogni Onlus. Grazie ad un protocollo d’intesa siglato tra il Comune e l’Associazione Gabriele Borgogni Onlus, il sostegno psicologico sarà operativo per i familiari delle vittime della strada e per gli operatori della Polizia Municipale. Il progetto, partito da Firenze ed esteso ad altri Comuni della Regione Toscana, consentirà al Comune di Rufina di avere la collaborazione di personale qualificato per fornire servizi di sostegno psicologico, pronto a intervenire in situazioni delicate come gravi sinistri stradali, a condurre colloqui individuali di sostegno psicologico per familiari e operatori della Polizia Municipale che ne faranno richiesta, nonché a organizzare incontri di supporto psicologico per gruppi di operatori coinvolti in questi eventi (debriefing). L’Associazione Borgogni, fondata in memoria di Gabriele, tragicamente scomparso in un sinistro stradale nel 2004, si è dedicata a promuovere la sicurezza e l’educazione stradale e a offrire un sostegno essenziale alle famiglie colpite da tragedie simili. Il progetto, promosso dall’Associazione Gabriele Borgogni, è reso possibile grazie ad un contributo della Fondazione CR Firenze e della Regione Toscana.
"Un progetto che testimonia una sensibilità verso le famiglie delle vittime della strada - dice il sindaco di Rufina, Vito Maida -. L’associazione Borgogni è in grado di fornire il supporto di cui i familiari delle vittime hanno bisogno in un momento così delicato. Avere questo strumento sul territorio è un valore per la comunità di Rufina". Importante anche la testimonianza di Valentina Borgogni, che continua a portare avanti con grande determinazione un impegno nato da un dolore indescrivibile. "Continua ad ampliarsi uno dei progetti a cui tengo di più - dice Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione -, nato proprio da una necessità, da una mancanza che io stessa ho vissuto in prima persona".