Firenze, 25 novembre 2021 - La costa e i comuni capoluogo sono le zone in Toscana dove il rischio incidenti stradali è più alto. Nel 2020 sull'Aurelia si sono verificati 100 incidenti e 164 feriti, il numero più alto registrato nelle principali strade toscane. Maglia nera per numero di vittime è invece la Siena-Grosseto, mentre il numero più elevato di feriti per incidente si registra sulla Cassia e la strada statale 12 da Lucca all'Abetone.
Complessivamente nel 2020 in Toscana si sono verificati 10.350 incidenti stradali, che hanno causato 152 morti e oltre 13mila feriti. Lo dice l'Istat che registra lo scorso anno e rispetto al 2019 un calo a due cifre, pari al 33,3 per cento, del numero degli incidenti, ma anche delle vittime della strada, scese di oltre il 17 per cento, e dei feriti, che supera il -35 per cento, tutte flessioni superiori a quelle registrate a livello nazionale. Motivo dei cali la ridotta circolazione nelle strade dovuta ai lockdown, allo smart working, alla marcata riduzione dei flussi turistici.
Quasi il 77 per cento del totale degli incidenti in Toscana si è verificato sulle strade urbane, ma gli incidenti più gravi sono avvenuti in autostrada o in strade extraurbane. Invece, il calo maggiore degli incidenti rispetto al 2019 c'è stato sulle autostrade (-44%).Sulle strade urbane quasi un sinistro su due si è verificato lungo un rettilineo, mentre quelli avvenuti in prossimità di un incrocio rappresentano il 19,4 per cento del totale, seguiti da quelli che si verificano nei pressi di un’intersezione (17%), di una curva (6,8%) e di una rotatoria (6,4%). Lungo le strade extraurbane un incidente su quattro si verifica in curva, il 9,6% in prossimità di un incrocio e il 7,4 per cento nei pressi di un’intersezione.
Le province più a rischio La provincia dove si è registrato il maggior numero di incidenti è quella di Firenze. Nel 2020 sono stati 3.178, con 34 morti 3.922 feriti. Seguono, a distanza, Livorno, con 1.169 incidenti, 20 morti e 1.477 feriti, e Lucca, con 1.154 incidenti, 16 morti e 1.508 feriti. A Pisa si sono verificati 1.048 incidenti, con 15 morti e 1.369 feriti. Le città toscane con meno incidenti sono Grosseto (632, con 7 morti e 883 feriti) e Massa Carrara (con 591 incidenti, 8 morti, 777 feriti.
I mesi e le ore a rischio Le misure adottate per contrastare la pandemia, il periodo di lockdown e le fasce di coprifuoco hanno influito pesantemente sulla distribuzione temporale degli incidenti stradali sull’intero territorio nazionale. A marzo si registra un calo del numero di incidenti del 67,3 per cento rispetto al mese precedente, ad aprile del 51,7 per cento. Tra maggio e settembre, in coincidenza della riapertura di gran parte delle attività e del periodo di maggiore mobilità per vacanze, si contano 5.406 incidenti (il 52,2 per cento di quelli dell’intero anno), in cui hanno avuto lesioni 6.981 persone (52,3%) mentre 76 sono decedute (50,0%).
Oltre l’80 per cento degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 20 e l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra le quattro e le cinque del mattino (6,1 morti ogni 100 incidenti) e tra le sei e le sette (8,7 morti ogni 100 incidenti), valori molto oltre la media giornaliera di 1,5. Il venerdì e il sabato notte si concentra il 40,9 per cento degli incidenti notturni, il 41,2 per cento delle vittime e il 42,6 per cento dei feriti. L’indice di mortalità degli incidenti notturni è di 3,4 decessi ogni 100 incidenti, registrando il valore più elevato il venerdì notte (4,3), con valori particolarmente elevati in provincia di Siena (28,6) e Massa Carrara (21,4).
Le cause degli incidenti Il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta, la mancata distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente in Toscana. I tre gruppi costituiscono il 38 per cento del totale dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per quasi il 19 per cento mentre il non rispetto della distanza di sicurezza per il 13,9 per cento e l’elevata velocità per il 9,3.