REDAZIONE FIRENZE

Incompatibilità, ormai è spy story. Nuova raffica di denunce incrociate

L’ultima è di Dardano (Iv): "Chiarimenti su Masi del M5S". Lui replica: "Non attacchi il volontariato"

Incompatibilità, ormai è spy story. Nuova raffica di denunce incrociate

"Ho visto lui che denuncia lei, che denuncia lui". E così via. Per quattro anni e mezzo – la durata del secondo mandato Nardella – tutto è filato più o meno liscio. Se c’erano problemi si cercava di tenerli sottotraccia. Negli ultimi mesi il quadro è cambiato ed è diventato rovente. Fino all’escalation degli ultimi giorni con i consiglieri comunali che si sono in pratica ’denunciati’ tra loro, indicando presunte incompatibilità. Le polemiche si sono concentrate su quatto consiglieri, tre Pd, uno M5s: si tratta dei Dem, Francesco Pastorelli, Donata Bianchi e Laura Sparavigna e del 5 Stelle, Lorenzo Masi. Denunce, una lettera anonima, dove all’interno figurano diversi nomi, tutti dell’area Pd, aspetto che qualcuno ha sottolineato pensando a chi può aver fatto una mossa del genere: è la spy story di Palazzo Vecchio. Senza entrare nel merito delle presunte incompatibilità – su cui sarà anche il consiglio comunale a decidere – non si può non evidenziare come l’immagine che venga fuori non sia bellissima, alla vigilia (politicamente parlando) di un voto molto importante. Pastorelli - "accusato" visto il ruolo di consulente legale di Casa spa, partecipata dal Comune - si è già dimesso da consigliere sottolineando però "il bruttissimo clima" che c’è all’interno della politica fiorentina. Per difendere Sparavigna (la cui presunta incompatibilità è stata tirata fuori dal capogruppo Lega, Federico Bussolin) e Bianchi è intervenuto il capogruppo dem, Nicola Armentano che ha detto di essere sicuro della correttezza delle due consigliere. L’ultima mossa è della capogruppo Iv, Mimma Dardano che ha chiesto verifiche su Masi: in una lettera inviata al presidente dell’assemblea, Luca Milani e al segretario generale Pasquale Monea (stesso meccanismo usato da Bussolin) Dardano ha chiesto chiarimenti in quanto "si rileva che il consigliere Masi è membro del direttivo Cesvot. Ci risulterebbe che Cesvot prenda contributi dal Comune. Si rileva, inoltre, che il consigliere Masi sia vicepresidente Aics Firenze che riceve contributi pubblici dal Comune". Qualcuno, nella mossa evidenzia i pessimi rapporti Iv-M5s, nel frattempo Masi ha detto di voler far "causa a Dardano anche perché è ridicolo, si parla del mondo del volontariato e non c’è retribuzione. È una strumentalizzazione politica. Dardano e Iv si sentono messi all’angolo. Attaccare il volontariato è un colpo basso".

Niccolò Gramigni