Firenze, 31 marzo 2023 - Un incontro tra Cna, Confindustria, Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato e il Comune di Firenze. È quanto è andato in scena oggi a Palazzo Vecchio. Il tema è il possibile blocco della circolazione per i veicoli diesel euro 5. Erano presenti gli assessori Andrea Giorgio (con delega all'ambiente) e Stefano Giorgetti (mobilità). "Apprezziamo lo spirito costruttivo con cui Palazzo Vecchio, in particolare l'assessore all'ambiente Andrea Giorgio, ha deciso di confrontarsi con le associazioni di categoria - ha spiegato Lorenzo Cei, coordinatore Cna città di Firenze -. Condividiamo la necessità di individuare soluzioni allo sforamento dei limiti del biossido di azoto, ma è necessario parimenti salvaguardare le attività economiche maggiormente penalizzate dall'introduzione del provvedimento, come autotrasporto, Ncc, panificatori, edili, impiantisti e manutentori.
Per questo abbiamo proposto una dilatazione consistente dei tempi di introduzione del divieto, un sistema di incentivi più corposo e maggiormente ritagliato sulle esigenze delle imprese, deroghe per coloro che dimostrano di aver acquistato il mezzo ma non ne sono ancora in possesso causa tardiva consegna del mercato auto e l'introduzione di alcune fasce orarie libere quando il divieto sarà in vigore".
Renzo Nibbi, coordinatore autotrasporto di Confartigianato Firenze parla di "incontro positivo, sebbene ancora non risolutivo. Siamo contenti che l'amministrazione comunale abbia chiari i problemi che il blocco potrebbe causare e le criticità per le imprese, da noi più volte rimarcate. Gli assessori Giorgio e Giorgetti - prosegue Nibbi - ci hanno illustrato una serie di misure importanti che il Comune metterà in atto, in accordo con Autolinee Toscane e Alia, per l'utilizzo di mezzi non inquinanti e che si spera avranno un immediato impatto sulla qualità dell'aria della centralina incriminata. In più, hanno iniziato un percorso insieme a noi per la costruzione della delibera e per la strutturazione degli incentivi, ascoltando le nostre proposte sulla questione in modo da riuscire a renderla sostenibile per il tessuto imprenditoriale fiorentino".