ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Incubo nuove dipendenze. Videogame e shopping: "Il web è una trappola"

Alcol e droghe sono una minaccia per i giovanissimi: in cura anche tredicenni. Dall’iperconnessione all’ossessione per i contenuti pornografici: casi allarmanti. La direttrice del Serd: "Disturbi in crescita, ora un’equipe formata appositamente".

La prima sigaretta a tredici anni, a quattordici c’è già chi sperimenta l’abuso di alcol o cannabis. In questo mondo accelerato anche le dipendenze corrono veloci e travolgono ragazzini sempre più giovani. E nuove dipendenze sono in agguato: i servizi per le dipendenze (Serd) di Firenze seguono anche adolescenti che non riescono a staccare lo sguardo dallo schermo, giovanissimi che giocano ai videogiochi in maniera compulsiva. Nel 2023 sono 135 le persone che hanno chiesto aiuto per il gioco d’azzardo patologico. Per lo più uomini tra i 40 e i 49 anni, ma anche donne over 60. Bastano poche ore davanti alle slot o alle videolottery per veder evaporare interi stipendi. Soldi che vanno in fumo anche per chi sviluppa un disturbo da shopping compulsivo – acquisti senza sosta, anche nel cuore della notte a suon di click – o una dipendenza dal piacere sessuale o dai contenuti sessualmente espliciti: un fenomeno in crescita tra i giovani ma anche tra gli adulti.

"Sono circa 30 le persone che abbiamo in carico per problemi di dipendenze comportamentali come internet addiction, gaming problematico, shopping compulsivo o sex addiction – spiega Adriana Iozzi, direttrice dei tre Serd di Firenze (Coverciano, Borgo Pinti e Oltrarno) –. Abbiamo un’equipe appositamente formata per fronteggiare queste nuove dipendenze emerse solo negli ultimi anni. Si parte facendo una valutazione a tutto tondo che comprende anche la famiglia".

Riconoscere le avvisaglie è fondamentale: "Chi sviluppa una dipendenza da iperconnessione, di solito ragazzi tra i 20 e i 25 anni (ma ci sono anche minorenni), presenta cambiamenti d’umore repentini, tende ad avere problemi a scuola e a ritirarsi dalla socializzazione, si isola dalla realtà. Un altro sintomo importante è la perdita del controllo – prosegue la dottoressa Iozzi –. Il Covid e l’isolamento di certo hanno avuto un impatto negativo, ma i fattori sono sempre più di uno: bisogna considerare la facile accessibilità ai canali che favoriscono le dipendenze, la vulnerabilità individuale, il contesto familiare". Nei casi di iperconnessione o dipendenza dai videogiochi di solito sono le famiglie a lanciare l’allarme. Mentre nel caso di sex addiction o shopping compulsivo sono gli stessi pazienti a farsi avanti con il Serd: "Lo shopping compulsivo colpisce soprattutto le donne, l’età in questo caso può variare e quasi sempre il disturbo comporta una perdita consistente di soldi. Lo stesso vale per la dipendenza dai contenuti pornografici che colpisce giovani e adulti. Sul web l’offerta è spaventosa e in tanti finiscono in trappola".

Il primo passo per liberarsi dalla dipendenza è chiedere aiuto. Nel 2023 lo hanno fatto 2.607 fiorentini, con un’età media di 34,2 anni. I nuovi utenti sono sempre più giovani. Nell’ultimo anno il Serd si è occupato di 422 giovani – si va dai 13 fino ai 29 anni – che rappresentano quasi un quinto dei pazienti totali. Il gioco d’azzardo resta una piaga difficile da debellare: dei 135 pazienti del Serd l’85% sono uomini, per lo più dai 40 ai 49 anni. Ma ci sono anche donne, di solito over 60. In ogni caso i titoli di studio sono molto bassi. I giochi più utilizzati dalle persone in trattamento sono le slot/videolottery, le lotterie istantanee, le scommesse sportive online e non solo. Gli interventi di presa in carico prevedono tutoraggio economico, interventi di tipo cognitivo- comportamentale ma anche consulenze legali e finanziarie. Tutte le azioni possibili per cercare di salvarli dalla spirale della dipendenza.