Cronaca

Incubo sfratto per Harry’s Bar Già oggi la decisione della Corte

Se i giudici confermeranno il provvedimento, entro il 20 luglio il fondo dovrà essere libero

Incubo sfratto per Harry’s Bar  Già oggi  la decisione della Corte

Incubo sfratto per Harry’s Bar Già oggi la decisione della Corte

di Antonio Passanese

FIRENZE

La decisione della Corte d’Appello sull’opposizione allo sfratto esecutivo decretato nei confronti dell’Harry’s Bar potrebbe arrivare già oggi pomeriggio. O al massimo domani. I giudici, infatti, subito dopo aver ascoltato le ragioni dei titolari dello storico locale e dei proprietari del fondo, attraverso i rispettivi legali, hanno avvisato le parti che l’attesa sarà breve. Se i magistrati dovessero confermare l’ordinanza con cui il Tribunale di Firenze ha dato ragione alla Gin Srl, allora, entro il 20 luglio, la famiglia Bechi dovrà dire addio alla sede di lungarno Vespucci ma mantenere la licenza.

Sia i fratelli Bechi – che dal 1972 gestiscono l’Harry’s – che la famiglia Olivetti Rason – che nel 2021 ha acquistato il fondo – hanno deciso di rimanere in silenzio fino a quando il collegio non si sarà espresso formalmente.

Ma dalle carte sembra emergere che la guerra giudiziaria tra le due parti in causa si sarebbe originata da un "problema di morosità persistente", forse aggravata anche dal periodo del Covid, accusa questa che i titolari del bar rispediscono al mittente. Insomma, bisognerà attendere ancora qualche ora per capire se il 20 luglio verrà data esecuzione allo sfratto (con tanto di forza pubblica) o se invece i giudici accorderà una proroga ma c’è anche da capire, allo stato attuale, cosa accadrà ai dodici dipendenti del bar e del ristorante, in ansia per il loro futuro.

Va ricordato che ieri l’Harry’s ha compiuto settanta anni di vita ma la festa di compleanno è stata rinviata a data da destinarsi causa problemi impellenti), ed è dunque uno dei locali più rappresentativi della città.

Nacque come semplice “latteria” negli anni Quaranta in via del Parione, per poi essere rilevata dal barman dell’Excelsior Enrico Mariotti che, nel 1953, realizzò il sogno di trasformarla nell’elegante “Boston Bar” ma che l’amico-collega Giuseppe Cipriani di Venezia gli suggerì di chiamare Harry’s Bar come il suo locale.

Fu così che quell’ex latteria si trasformo in uno dei locali più chic e ricercati della Toscana. Ed entrò nel mito, con Paloma Picasso, Margot Hemingway, Paul Newman, Elizabeth Taylor, Burt Lancaster.

Negli Anni Sessanta, si trasferì sul lungarno ricreando gli ambienti delle origini, con i caratteristi archi in legno, i preziosi parquet e le sinuose sedie. Sergio e Roberto, figli di Enrico Mariotti, nel 1972 cedettero l’Harry’s agli attuali proprietari che ne hanno conservato lo stile. Nel 2016 l’Harry’s è entrato nella lista dei locali storici italiani.