LISA CIARDI
Cronaca

Indagine conoscitiva in Regione. L’Asl in commissione sanità. Lega dura: "Informazioni scarne"

Intanto Italia Viva avanza la richiesta di un approfondimento sull’intera vicenda

L’ingresso della rsa Monsavano dove si trova il centro cottura finito sotto la lente per morti e malori fra gli anziani

L’ingresso della rsa Monsavano dove si trova il centro cottura finito sotto la lente per morti e malori fra gli anziani

Monta, in Consiglio regionale, il caso politico sulle morti dopo intossicazione in Rsa, a Firenze. E se Italia Viva chiede un’indagine conoscitiva (di fatto non esattamente una commissione d’inchiesta sul tema, come spiegato dal capogruppo Stefano Scaramelli bensì piuttosto "un approfondimento per acquisire più informazioni possibile sui fatti"), Fratelli d’Italia e Lega lamentano le scarse informazioni ricevute sull’argomento.

Ieri, del tragico episodio si è parlato nella terza Commissione sanità, dove sono stati chiamati a relazionare i responsabili della Commissione disciplinare di vigilanza e del Dipartimento di prevenzione della Ausl Toscana Centro.

"Dopo la notizia – ha spiegato il presidente della commissione, Enrico Sostegni (Pd) – ho ritenuto opportuno che la Commissione avesse tutte le informazioni possibili, nel rispetto delle indagini della magistratura in corso e con tutte le accortezze del caso, su ciò che è accaduto e se il sistema abbia funzionato".

Oltre a illustrare, a livello generale, il meccanismo dei controlli, i responsabili della Ausl hanno ribadito che "la certezza che quanto accaduto sia dovuto a un’intossicazione alimentare ci sarà solo alla fine delle indagini in corso".

Insoddisfatto il centrodestra. "Un’audizione interlocutoria - ha detto Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega - nel complesso molto superficiale a livello informativo". Galli parla di "scarne affermazioni, a fronte di un dramma che ha colpito l’opinione pubblica". "Siamo certi che le indagini chiariranno, in tempi rapidi, il perché di queste morti, ma fin da subito chiediamo alla Regione un serio esame sulla delicata tematica. – aggiunge l’esponente del Carroccio – Basta bandi al ribasso che, poi, inevitabilmente si ripercuotono su tagli ai servizi: le persone fragili devono essere accudite ai massimi livelli, senza badare a spese".

"Il direttore della Asl Toscana Centro Valerio Mari era atteso in Commissione sanità per riferire sulle morti dei tre ospiti in Rsa avvenute la settimana scorsa a seguito, presumibilmente, di un’intossicazione alimentare. Non si è presentato e al suo posto sono intervenuti la presidente della Commissione di vigilanza e il responsabile del Dipartimento di prevenzione" ha dichiarato Diego Petrucci di Fratelli d’Italia.

Ritengo "che l’assenza del direttore generale e le parole di circostanza dei tecnici, che si sono limitati a spiegare come funziona il sistema di accreditamento regionale e la Commissione di vigilanza, siano state inopportune".

Petrucci non le manda a dire, e avanza infine una richiesta: "Mi sarei aspettato quantomeno che qualcuno si assumesse la responsabilità di dire che qualcosa non ha funzionato – tuona l’esponente del centrodestra –. Invito la Regione a costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale". Una richiesta, questa, già avanzata nei giorni scorsi da Italia Viva che ha presentato una mozione sul tema.

Il documento parla anche della necessità di "un’indagine conoscitiva approfondita sulle condizioni di sicurezza, igiene, assistenza e controllo nelle Rsa presenti sul territorio regionale, coinvolgendo tutte le autorità competenti".

L’idea è quella di una sorta di Commissione d’inchiesta in seno alla Terza Commissione Sanità. Oggi, il capogruppo di Italia Viva, Stefano Scaramelli, chiederà di discutere l’atto già nel Consiglio del 25 febbraio.