
Il giornalista Stefano Nazzi con il suo podcast ’Indagini’ fa tappa al Verdi domani e martedì sera
Un viaggionella cronaca nera, nella storia delle persone che hanno ucciso persone, delle persone a cui è stata tolta la vita e dei grandi processi che ne sono scaturiti. Ma soprattutto nella storia che ha sconvolto Firenze e la sua provincia tra il 1968 e il 1985. Stefano Nazzi porta, infatti, al Teatro Verdi, per la seconda stagione di ‘Indagini Live’ la storia del Mostro e delle otto coppie che furono uccise e brutalmente trucidate mentre si trovavano appartate nelle loro auto in mezzo alle campagne che circondano la città. L’appuntamento è per domani e martedì sera alle 20,45. Con lo stile pacato e privo di morbosità e sensazionalismi, il giornalista de Il Post e autore del podcast ‘Indagini’, sempre ai primi posti nelle classifiche dei più ascoltati in Italia, racconta le vicende accomunate dall’uso di una pistola Beretta calibro 22, delle mutilazioni raccapriccianti e di uno degli iter processuali più complessi e mediatizzati che abbiano toccato i tribunali del nostro Paese. Stefano Nazzi ricostruisce, in un grande evento dal vivo e completamente sold out in tutte le sue date in giro per la penisola, "una storia intricata ma anche orrendamente semplice in fondo, una sequenza, una routine di morte. Una pistola, una modalità di uccidere", come l’ha descritta lui stesso. Il racconto accurato degli eventi, dall’assassinio di Antonio Lo Bianco e Barbara Locci per finire con quello di Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Maurio, sarà accompagnato dalla vicenda processuale di Pietro Pacciani e dei ‘Compagni di merende’, con i grandi depistaggi e le varie piste prese in considerazione nei decenni.
L’incontro di domani e martedì si inserisce in un cartellone di eventi più ampio sulla cronaca nera, che vedrà sul palco del Verdi anche la criminologa investigativa e psicologa forense Roberta Bruzzone, con ‘Delitti allo specchio’. In questo evento dal vivo, che sarà in scena il 22 maggio (ore 20,45), si parlerà di due casi molto conosciuti degli anni Duemila. Il primo è quello di Meredith Kercher, il secondo quello di Chiara Poggi. Il racconto di Bruzzone intreccerà così i due omicidi avvenuti lo stesso anno in un racconto che mostrerà le similitudini tra i due casi.
l.otta.