NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Infermiere di comunità, la Toscana definisce le linee guida della formazione

Previste due tipologie di percorso: per chi si avvia a diventare infermiere di comunità e per quelli che già svolgono questo ruolo. Le singole Aziende sanitarie, prevede la delibera, potranno integrare annualmente nei propri Piani di attività formativa, eventi volti al mantenimento delle competenze

Infermiere di comunità, Toscana definisce le linee guida della formazione

Infermiere di comunità, Toscana definisce le linee guida della formazione

Firenze, 2 gennaio 2025 - La Toscana ha definito le linee guida per la formazione di infermiere di famiglia e di comunità, figura chiave del nuovo modello di assistenza territoriale. Nel 2018 la Toscana è stata la prima regione ad introdurre questa figura nel sistema sanitario pubblico, prevedendo percorsi di formazione che sono stati sviluppati dalle singole aziende.

La nuova delibera individua adesso due tipologie di percorsi: per chi si avvia a diventare infermiere di comunità e per quelli che già svolgono questo ruolo. Il primo è composto da un corso di 110 ore, di cui 60 di teoria in parte regionale in parte aziendale, 40 di stage/laboratorio, 10 di project work.

Il secondo consiste in 10 ore di aggiornamento tecnico-normativo. Nell'atto vengono delineate anche le competenze principali acquisite dall'infermiere di famiglia e comunità grazie ai moduli formativi.

Le singole Aziende sanitarie, prevede la delibera, potranno integrare annualmente nei propri Piani di attività formativa, eventi volti al mantenimento delle competenze e/o risposte a fabbisogni formativi emergenti.

"Rendendo omogeneo il quadro formativo in tutta la Regione, facciamo compiere un ulteriore passaggio cruciale allo sviluppo della sanità territoriale, nella quale l'infermiere di famiglia e di comunità riveste un ruolo fondamentale - dice l'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. E' un professionista che offre un contributo rilevante per un sistema sanitario pubblico e universalistico come quello toscano. La definizione del percorso di formazione regionale significa rafforzare la costruzione di un servizio più vicino alla popolazione e capace di dare risposte differenziate alle esigenze della popolazione, a seconda delle età dei bisogni e degli specifici territori di riferimento".