SANDRA NISTRI
Cronaca

Infezione da salmonella in mensa. Il comitato deposita 50 querele

Nel settembre scorso oltre 250 bambini si sentirono male dopo aver mangiato i pasti di Qualità&Servizi. I genitori: "La Procura di Prato sta andando avanti con le indagini". L’azienda: "Rispettati i protocolli".

Alcune delle mamme del comitato Action Salmonella pronte a dare battaglia

Alcune delle mamme del comitato Action Salmonella pronte a dare battaglia

Sono oltre 50 le querele già depositate da famiglie di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Barberino del Mugello che fanno parte del Comitato Action Salmonella per l’infezione da salmonella del settembre scorso con oltre 250 bambini che mangiavano alla refezione scolastica gestita da Qualità&Servizi contagiati. Un numero cospicuo ma riferito a un solo gruppo, il che fa ipotizzare che, in realtà, le querele possano essere un numero molto più alto.

Non si tratta, per il momento, di risarcimenti danni che, casomai, potranno essere richiesti al termine dell’iter giudiziario per la vicenda: "La Procura di Prato sta andando avanti con le indagini – spiega infatti Letizia Marchese referente del Comitato Action Salmonella - non abbiamo novità, sappiamo che ci vorrà del tempo, come minimo almeno sei mesi, ci rimettiamo a quello che dirà la Procura di Prato sperando che ci raccontino per filo e per segno quello che è successo e di chi sono le responsabilità legali in questo caso. Noi in questo momento vorremmo però che qualcuno si assumesse le responsabilità morali per quanto accaduto ai nostri bambini perché nessuno finora ci ha chiesto scusa.

È ovvio che i piatti da cui sarebbe scaturita la tossinfezione sono usciti dall’azienda, quindi dal nostro punto di vista le responsabilità le ha l’azienda e di conseguenza anche chi ne è socio". Le perplessità del comitato però non si limitano solo a questo capitolo: "Ci sembra – continua Marchese – che la vicenda salmonella non abbia insegnato molto se è vero che dopo quanto è accaduto ci sono state molte segnalazioni di genitori e della commissione mensa: io stessa segnalato, per il nido di mio figlio, un formaggio dal colore e odore decisamente non piacevoli che poi non è stato servito ai bambini. Segno che i controlli non sono efficaci. Inoltre, avevamo chiesto a Qualità&Servizi di fornirci una lista scritta di tutte le migliorie effettuate in azienda dopo i casi di salmonellosi e ci era stato risposto che ci avrebbero consegnato il tutto dopo avere trasmesso il reportage alla Asl. Nonostante i nostri solleciti però, ad oggi, non abbiamo ricevuto niente e siamo a febbraio. Personalmente trovo questo fatto molto grave anche perché si tratta di una richiesta legittima visto che siamo di fronte ad una azienda pubblica".

Alle mamme risponde indirettamente l’Amministratore unico di Qualità&Servizi Filippo Fossati: "Siamo estremamente addolorati e rammaricati per l’accaduto, chiaramente - dice – ma il chiedere scusa equivale a riconoscere una colpa che, in realtà, va misurata. Sappiamo ora che c’era un’inchiesta sui pomodorini della Sicilia fin dal 2023 ma nessuno sapeva niente o aveva ricevuto notizie dal Ministero in questo senso. Noi abbiamo agito nel pieno rispetto dei protocolli. Quanto alle commissioni mensa l’interlocuzione è costante e ogni segnalazione, oggi come succedeva prima della salmonella, sono ben accette e subito recepite: nel caso di un prodotto da ritirare, e la cosa può verificarsi come nel caso del formaggio, lo facciamo subito ma è sempre accaduto".

Sandra Nistri