NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Sanità, Medici Firenze: "Vaccinarsi contro l'influenza e da novembre contro il Covid"

Il presidente Dattolo: "Situazione che non preoccupa, ma è importante proteggere i fragili. Servono anche norme aggiornate per scuola e aziende"

L'appello del presidente Dattolo

L'appello del presidente Dattolo

Firenze, 15 settembre 2023 - "Il Covid non ha più quei caratteri di letalità e severità nell'evoluzione della malattia che ci eravamo abituati a vedere per due anni. La prudenza, tra le categorie più fragili e anziane, rimane tuttavia necessaria. Un'attenzione alla propria salute che si tramuta nel semplice gesto di vaccinarsi, sia contro l'influenza che contro il Covid". A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze e provincia. "Nelle ultime settimane stiamo assistendo a un aumento delle infezioni e dei ricoveri che tuttavia non presentano, nella maggior parte dei casi, criticità. Quando da novembre dovrebbero essere disponibili i nuovi vaccini in grado di tutelare l'organismo dalle recenti varianti di Coronavirus, sarà un'azione di responsabilità aderire alla campagna e immunizzarsi - aggiunge Dattolo -. La pandemia ha mostrato quanto sia fondamentale la prevenzione per la salute e per evitare pressioni sul sistema organizzativo ospedaliero. Di pari passo alle vaccinazioni, è importante che siano sviluppate delle linee guida per le scuole e gli ambienti di lavoro. Norme chiare e puntuali che indichino la gestione dei contagi in futuro, affinché non si ricrei, seppur più contenuto, quello scenario di incertezze che rischia di verificarsi con la piena ripresa delle attività". "Il ministero della Salute ha fornito delle procedure, per l'effettuazione dei tamponi e non solo, negli ospedali. Sarebbe utile ricevere indicazioni altrettanto precise per le classi e le aziende. Trattandosi di una situazione diversa rispetto al passato, è necessario avere norme aggiornate - conclude il presidente dell'Ordine - Anche per evitare quella dinamica di telefonate incessanti e di richieste ai medici di Medicina Generale da parte della popolazione, giustamente in cerca di chiarimenti".