LISA CIARDI
Cronaca

Influenza, scatta l’ora del vaccino

Da lunedì il via alle prenotazioni. Pronto quasi mezzo milione di dosi

di Lisa Ciardi

Si potrà prendere appuntamento già dal 5 ottobre per la vaccinazione anti-influenzale, che scatterà a Firenze e in tutta la Toscana dal giorno successivo. Dal 6 quindi medici di famiglia e pediatri, insieme agli ambulatori della Ausl Toscana Centro, inizieranno a somministrare le dosi, con uno sforzo che si annuncia senza precedenti. Quest’anno, la Regione Toscana ha acquistato 1 milione e 462mila dosi a fronte delle 750mila del 2019: si calcola che circa un terzo del totale possa servire ai cittadini di Firenze e provincia, anche se molto dipenderà ovviamente dalla richiesta effettiva. Uno sforzo del genere, quasi raddoppiato rispetto al passato, ha un motivo preciso: vaccinare contro l’influenza è essenziale per evitare di mandare in tilt il sistema sanitario che, nei prossimi mesi, potrebbe essere di nuovo impegnato ad affrontare l’emergenza Covid.

"È importante che la vaccinazione contro l’influenza venga fatta in modo più vasto possibile – spiegano dalla Regione – per evitare una pericolosa confusione fra sintomi Covid e influenzali ma anche per attenuare la pressione che, ogni anno, l’influenza esercita sugli ospedali". Cambiano regole e meccanismi nell’erogazione del vaccino. Prima di tutto la vaccinazione gratuita per gli anziani è prevista già da 60 anni e non più da 65. Sempre nella fascia gratuita e prioritaria rientrano bambini da 6 mesi a 6 anni, donatori di sangue e appartenenti alle categorie a rischio per motivi di salute o professionali (medici e operatori sanitari, corpo docente e operatori della scuola, polizia, servizi di pubblica utilità e soggetti a contatto col pubblico). I medici sceglieranno, in base alle caratteristiche del paziente, se erogare il vaccino tetravalente o trivalente adiuvato. Altra importante novità, fra luci e ombre, riguarda le modalità di accesso al vaccino per le categorie "non a rischio", ovvero coloro che non rientrano fra i soggetti indicati prima. In passato, tutti gli interessati a vaccinarsi potevano fare richiesta al medico di famiglia e poi acquistare a pagamento le dosi in farmacia. Quest’anno, vista l’altissima richiesta di vaccini da parte delle Regioni e nonostante un aumento del 43% della produzione, le scorte sono state subito esaurite. Il risultato è che le farmacie, anche a Firenze, sono costrette a rimandare indietro tutti coloro che si presentano per prenotare il vaccino a pagamento.

Stessa sorte sta toccando alle grandi aziende interessate a vaccinare i dipendenti e, su questo punto, non mancano le proteste sia da parte dei farmacisti che degli utenti. Va detto però che, per la prima volta, il Ministero ha autorizzato le Regioni a vaccinare gratuitamente anche i soggetti non a rischio: solo però in un secondo momento e dopo aver dato priorità a chi ha più bisogno di proteggersi. In teoria quindi, tutti i fiorentini interessati potrebbero riuscire a vaccinarsi senza pagare, ma molto dipenderà da quante saranno le domande: in pratica va visto se ‘avanzeranno’ o meno vaccini per tutti. Ultima novità, a carattere più tecnico, riguarda le modalità di consegna dei vaccini ai medici di famiglia. Quest’anno se ne occuperanno le farmacie, che provvederanno anche a conservare le dosi in frigorifero, come è necessario. In cambio, in base a un accordo con la Regione, le farmacie aderenti (l’85% circa del totale) riceveranno una percentuale simile a quella che viene loro riconosciuta per i farmaci acquistati con ricetta.