Mauro Gelli (71 anni) e Barbara Diodati (68 anni) si sono conosciuti nel 1975, "esattamente il 23 febbraio". E da allora non si sono più lasciati. Ci saranno anche loro in Palazzo Vecchio, domani, per festeggiare il mezzo secolo di matrimonio. "Ci siamo visti per la prima volta in strada, in via dello Sprone – racconta Mauro – All’epoca facevo l’artigiano: il mio collega vide passare davanti alla bottega due ragazze. Una di queste era Barbara...". Fu amore a prima vista, il loro. "Nello stesso anno in cui ci siamo sposati nacque nostra figlia. In 3 facevamo 40 anni: io avevo 22 anni, mia moglie 18 e la bimba solo qualche mese".
Ma come si fa a stare insieme per 50 anni? Qual è il segreto? "Il rispetto prima di tutto – sottolinea Barbara – Continuiamo ad amarci come se fosse il primo giorno. Ma tra noi c’è tanta complicità, condivisione, armonia". Certo, le litigate non mancano, "ma quelle fanno parte del contratto", se la ride Mauro. Che aggiunge: "Nelle discussioni, sono sempre io a fare un passo indietro, perché non amo le contrapposizioni. E in casa i pantaloni si portano entrambi".
Alla base di un rapporto duraturo c’è anche la libertà che un coniuge è disposto a concedere all’altro. "Ma per libertà intendo l’assecondare le attitudini dell’altro. Un esempio? A 30 anni mi è stata data l’opportunità di andare a lavorare in Canada. In questa scelta mia moglie mi ha supportato tantissimo, senza pormi paletti. E così ho fatto io, dandole una mano, quando ha deciso di avviare un’attività. Bisogna che il proprio partner segua le sue ambizioni. Altrimenti non è un matrimonio ma una condanna al carcere".
Se c’è una cosa che i coniugi Magi proprio non digeriscono sono i social: "Ci hanno rovinato la vita, le relazioni, creano scompiglio. Conosciamo tante persone che, per mancanza di complicità e di intesa, si sono lasciate dopo 20 o 30 anni. Io senza Barbara mi sento perso, è lei la mia stella polare".
Antonio Passanese