CARLO CASINI
Cronaca

Insultato dall’avversario per il colore della pelle. Il mister ritira la squadra

Durante Pelago-Firenze Sud nuovo episodio allarmante fra gli Allievi B. L’arbitro non avrebbe sentito l’offesa e non ha fermato la partita

Calcio e violenza, fisica e verbale (foto di repertorio)

Calcio e violenza, fisica e verbale (foto di repertorio)

Firenze, 12 dicembre 2023 - L’aggressione a un avversario, durante Calenzano-Casellina, ma anche l’insulto razzista rivolto da un giocatore del Pelago a un ragazzo del Firenze Sud: è un turno di campionato a tinte fosche, quello che si è disputato lo scorso week end fra gli Allievi B. Non da dimenticare, no. Anzi, da mettere in memoria per provare a ripristinare la correttezza.

Una pesante offesa razzista al giocatore avversario durante la partita: "Negro di m..!", avrebbe detto un atleta del Pelago a un altro del Firenze Sud nel corso della sfida di campionato categoria Allevi B. Ma il mister non c’è stato a lasciar correre quell’insulto razziale e ha ritirato la squadra dal campo. Una domenica mattina umida, il sole non riesce a far capolino ancora tra le colline della Val di Sieve avvolte dalla bruma. La partita comincia alle 9,15, subito tesa, arriva il primo gol del Pelago che gioca in casa. A sei minuti, l’arbitro sospende per nebbia, interruzione che dura circa quaranta minuti. Si riprende a giocare, il Pelago segna altri due gol, il Firenze Sud uno. Siamo sul 3 a 1. Mancano appena cinque minuti alla fine, due calciatori, adolescenti quindicenni, cominciano a battibeccarsi. Il fiorentino è di colore. Da racconti dei presenti, l’allenatore Lapo Lazzerini del Firenze Sud decide di togliere dal campo il proprio giocatore che si era agitato ed evitare che dallo scontro verbale si passasse a peggio; così lo richiama in panchina, ma in quel momento l’adolescente urla "A me non me le devi dire queste cose" e scoppia in lacrime.

Perciò a tutela del ragazzo, di tutta la squadra e della società, ritenendo inaccettabile quell’insulto razziale, il mister ritira la squadra dal campo. Così il gioco termina a cinque minuti dal termine del secondo tempo di quaranta minuti. L’arbitro non è intervenuto perché non avrebbe udito l’offesa. Nonostante l’atto di cuore e civiltà fatto dal mister tuttavia la squadra rischia di vedersi segnato un 3-0 per aver interrotto la partita prima del tempo e potrebbe ricevere anche un punto di penalizzazione e una sanzione pecuniaria; mister Lazzerini rischia invece di vedersi infliggere una squalifica. La decisione tuttavia spetterà ai giudici sportivi e sarà resa nota mercoledì pomeriggio nel referto settimanale. Intanto, da prime notizie, pare che ci sia stato un chiarimento tra le due società sportive, ma c’è riserva a parlare prima della sentenza.

L’episodio tuttavia non passa inosservato e pone preoccupanti interrogativi sul calcio giovanile: il giorno prima un altro grave fatto di violenza, stavolta fisica, si era consumato ai danni di un altro giocatore della medesima categoria ed età: a Calenzano, durante la partita Folgor-Casellina. Ad avere la peggio il giocatore ospite, atterrato da uno degli atleti di casa e preso a calci in testa, tanto da finire al pronto soccorso in ambulanza, immobilizzato con l’asse spinale. Fortunatamente poi i sanitari hanno potuto escludere gravi danni da quell’aggressione, anche se in conseguenza dei traumi ha un orecchio rotto e si porterà addosso dolori e lividi per diversi giorni. Il ricordo di tanta violenza, invece, durerà una vita.