L’intelligenza artificiale come supporto all’esperienza e all’intuizione umana degli investigatori per scandagliare il dark web e recuperare preziosi tesori finiti nelle mani sbagliate. Et voilà: un antico registro appartenente al fondo Mannelli Galilei Riccardi, datato nel suo complesso alla fine del 1700, è stato restituito all’Archivio di Stato di Firenze. Al suo interno anche copie di documenti risalenti al XV secolo, tra cui una supplica rivolta a Cosimo I de’ Medici per evitare l’abbattimento della torre di proprietà della famiglia per costruire, al suo posto, il corridoio vasariano.
Il registro era scomparso dopo l’inventario concluso nel 1946 e ieri finalmente è tornato al suo posto grazie ai militari del reparto operativo per la tutela del patrimonio culturale. Con l’assist dell’intelligenza artificiale: "Da poco abbiamo sviluppato nuovi strumenti che utilizzano l’intelligenza artificiale per scandagliare il web, il dark web e i social – spiega Paolo Befera, comandante del reparto operativo dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale –. Con questi nuovi sistemi riusciamo a passare al setaccio l’etere e nel caso del volume miscellaneo il software ha riscontrato un’anomalia segnalandola al nostro reparto cyber".
Il prezioso registro, non inserito nella banca dati dei carabinieri, era stato messo in vendita nel marzo 2024 sul mercato antiquariale al prezzo di circa 15mila euro. "Ma in realtà il suo valore è molto più alto, proprio perché contiene una supplica rivolta a Cosimo I de’ Medici in relazione alla costruzione del corridoio vasariano", chiosa il colonnello. Il volume era stato messo in vendita su un sito online – riconducibile a un rivenditore di libri antichi di Firenze – dove si enfatizzava proprio la presenza della supplica come un documento di importanza unica per la storia di Firenze e non solo.
Da qui è scattata una complessa attività investigativa portata avanti anche con l’aiuto tecnico-scientifico della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana e dell’Archivio di Stato di Firenze. È emerso infatti che il volume faceva parte in origine del complesso archivistico Mannelli Galilei Riccardi, donato per intero dal marchese Riccardo all’Archivio di Stato di Firenze con testamento olografo del 1927. Il volume sequestrato, esaminato dai funzionari della Soprintendenza Archivistica Toscana e dell’Archivio di Stato di Firenze, è risultato essere coerente e parte integrante, come primo volume, di una serie di documenti pertinenti il fondo.
"Il ritrovamento è il risultato di un metodo di ricerca innovativo che si è basato sulla collaborazione per dimostrare l’appartenenza originaria del documento al fondo Mannelli conservato qui – commenta Paola D’Orsi, direttrice dell’Archivio di Firenze –. La recente riapertura del corridoio vasariano rende il ritrovamento ancora più sorprendente".
Alessandro Pistolesi