REDAZIONE FIRENZE

Intervista al professor De Siervo. La Costituzione, patto in comune

Faccia a faccia con il grande costituzionalista che racconta l’anima delle nostre leggi. CLASSE III DELLA SCUOLA SANTA MARTA DI FIRENZE.

Intervista al professor De Siervo. La Costituzione, patto in comune

Mercoledì 24 gennaio un ospite di eccezione ha varcato la porta della nostra scuola: il professor Ugo De Siervo, giurista italiano, docente universitario e, tra il 2010 e il 2011, presidente della Corte Costituzionale.

Professore, qual è il ruolo di un giurista?

"Ogni organizzazione sociale ha da sempre necessitato di regole che aiutassero le persone a vivere insieme. Nell’antichità le leggi si scrivevano addirittura sulla pietra perché non si dimenticassero. L’agire umano non deve perseguire l’interesse personale ma i valori che una società ritiene più importanti e da essi nasce la regola. Il giurista ha il ruolo di studiare e interpretare il diritto, ovvero il sistema delle norme".

Che cos’è la Costituzione?

"La Costituzione è un documento che indica i principi e le norme che regolano la società di uno stato".

Qual è la storia della nostra Costituzione?

"La Costituzione della Repubblica italiana sostituì lo Statuto Albertino, concesso cento anni prima dal re Carlo Alberto di Savoia, allora sovrano del Regno di Sardegna. Con la proclamazione del Regno d’Italia, lo Statuto divenne la Carta fondamentale dell’Italia unita. Durante il ventennio fascista lo Statuto perse valenza politica e al termine delle guerre fu chiaro che l’Italia aveva bisogno di una nuova Costituzione".

Attraverso quali passi prese forma?

"Gli italiani scelsero con il referendum tra Monarchia e Repubblica ed elessero i membri dell’Assemblea Costituente, cioè i rappresentanti del popolo incaricati di scrivere e approvare la nuova Costituzione. Alla fine la Costituzione italiana, composta di 139 articoli, fu approvata il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore nel 1948. E’ incredibile che a distanza di così tanti anni sia ancora viva ed attuale (quella francese, ad esempio, non durò più di quindici anni). E non solo, ha rappresentato un vero e proprio modello per molti Paesi che uscivano dalle dittature".

Lei ha partecipato ed è stato Presidente della Corte Costituzionale.

"La Corte Costituzionale è una specie di tribunale garante della Costituzione, ciò significa che deve controllare che il Parlamento non approvi leggi che contrastino con essa. Tutto ciò è necessario affinché alcuni princìpi generali (pensiamo ai diritti dei cittadini) rimangano inalterati nel corso del tempo. Le leggi, invece, possono rispecchiare la maggioranza che si forma in Parlamento e esprimere gli interessi che essa rappresenta".

Un consiglio per noi giovani?

"Studiate, faticate, appassionatevi della vostra vita e del vostro Paese ricordando che le regole sono sempre compromessi nel senso di ’promesse in comune’".