FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

"Sindaco unico per la Metropoli"

Sandro Fallani intervistato dalla direttrice de La Nazione Agnese Pini. Il Covid, il Pd, le sfide future

Sandro Fallani

Scandicci, 2 aprile 2021 - "Immaginare il futuro dopo la pandemia". Ci ha provato il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, intervistato ieri pomeriggio dalla direttrice de La Nazione, Agnese Pini. Il sindaco ha provato a disegnare il futuro prossimo tra prospettive sociali, educative, economiche, di infrastrutture e istituzionali. In questo anno difficile, Fallani ha avuto comunque motivi per pensare positivo: "Ho visto uno slancio generosissimo – ha detto – di tanti miei concittadini che hanno vinto la paura e sono scesi in strada per aiutare gli altri. Ma personalmente ho avuto modo – ha detto commosso – di scoprire il valore degli affetti e dei cari. Ed è proprio da questa riscoperta che dobbiamo partire".

Da sindaco, Fallani si è trovato ad affrontare le paure della gente, soprattutto in questa fase nella quale salgono i contagi e le vaccinazioni stentano a decollare. "Il momento più buio – ha detto il primo cittadino ad Agnese Pini – è stato l’avvio della seconda fase della pandemia. Pensavamo di esserne fuori, abbiamo dovuto resettare il cervello e ricominciare sotto pressione. In questi mesi ho visto scene di disperazione, solitudine. Ma abbiamo davanti una luce. Siamo pronti ad aprire un hub per le vaccinazioni sul territorio e partiremo quando ci saranno le dosi. La ripresa dell’economia passa necessariamente dai vaccini. Sulle polemiche relative ai ritardi nell’approvvigionamento, penso siano ansie che una politica più matura poteva risparmiarci".

Altro punto nodale, il ruolo di Scandicci, motore dell’economia dell’area metropolitana. Un ‘talento’ che deve essere assolutamente messo a sistema. "Firenze è la nostra locomotiva – ha detto Fallani – senza la sua storia tutti fatichiamo. Però il vincolo dimensionale la soffoca, la induce a pensarsi ancora come unica. Io credo debba vedere un futuro plurale davanti a sé; non può reggere alle sfide restando dentro i confini amministrativi. Ma la Città Metropolitana, come modello, non è la risposta. Piuttosto un sindaco unico con tante realtà territoriali come la grande Parigi e i suoi arondissement". Un discorso che porta necessariamente al futuro di Scandicci: "Abbiamo risolto molti casi impossibili – ha detto Fallani – dal Palazzaccio con l’arrivo di Yves Saint Laurent, al bypass di San Vincenzo, la passerella di Badia a Settimo, l’ex Cnr. Altri ne restano e ci stiamo lavorando. Ma la linea del fronte per i prossimi anni sarà un nuovo patto sociale che dia senso alla vita di comunità. Ci proviamo con gli investimenti sulla scuola, dando più diritti a tutti gli scolari in età 0-6. Ma penso a quartieri dove si vive bene. Penso a Scandicci come alla Firenze degli anni ’80, che ha avuto la capacità di rigenerarsi in mezzo a tantissime proposte culturali e di vita".

Prima degli auguri di Pasqua a tutti i cittadini, c’è stato tempo anche per parlare di un Pd plurale e rispettoso dell’identità di genere con un suggerimento al segretario Letta: "Io sono socio fondatore del Pd – ha detto Fallani – ho svolto sempre attività di base fuori dalle correnti; mi metto a disposizione. A Letta umilmente suggerisco: lasci Roma e le cose romane, nomini 10 persone che vadano con lui in giro per il paese nelle periferie e ascolti. Dopo 15-20 minuti di frustrazione emergerà un popolo pronto e generoso che ha voglia di affidarsi. Dopo un anno di ascolto ritracci l’orizzonte del centrosinistra su 5 punti chiari, che la base non potrà non condividere".