Firenze, 5 novembre 2020 - Sindaco Nardella, la Toscana secondo il nuovo Dpcm è regione gialla, quindi in questo momento fra le meno a rischio in Italia. Andrà tutto bene? "Intanto è sbagliato suddividere la popolazione, in over e under settanta. Così come è sbagliato sottovalutare il virus. Quest’estate una parte dei virologi diceva che aveva perso forza. Non è vero. Mantiene la sua aggressività e si diffonde e si inserisce in qualsiasi contesto. Non dobbiamo abbassare il livello di guardia e quindi insistere con l’uso delle mascherine, la sanificazione delle mani, il distanziamento e aggiungerei l’app Immuni". Sulla quale però non mancano le polemiche. "Se invece di perdere tempo a polemizzare la scaricassimo tutti, le cose andrebbero meglio. Come in Germania, per esempio, dove la app funziona". Dicevamo che la Toscana è nella fascia gialla... "Significa che ci sono delle regole da seguire. E con attenzione. Il meccanismo introdotto dal nuovo Dpcm va nella giusta direzione perché cambia il metodo. Non si procede più di decreto in decreto ma si stabilisce un sistema che ha degli automatismi che fissano l’intensità delle restrizioni in proporzione al livello di contagio e al livello di adeguatezza dell’organizzazione e delle strutture sanitarie regione per regione". Per sindaci e governatori meno decisioni da prendere. "Direi che in questo modo si evita che sindaco e presidente di Regione possano prendere iniziative isolate. E poi dare regole certe per tutti servirà a stemperare il clima. A evitare le tensioni sociali". In che senso? "I cittadini dovranno ora abituarsi al nuovo meccanismo, ma in questo modo saremo tutti responsabilizzati. Chi vive nelle regioni gialle si impegnerà per restarci, chi è nelle zone rosse vorrà migliorare. Non ci sarà più un Dpcm a settimana a cambiarci la vita. Tutti saremo più consapevoli". Le manifestazioni di protesta a Firenze non sono mancate. "Tutte le manifestazioni, purché pacifiche, sono legittime e servono anche come momenti di sfogo, stemperano la tensione. I Ristoratori toscani che erano oggi sul Ponte Vecchio, così come Confcommercio e Confesercenti meritano di essere ascoltati. C’è una grande vicinanza a chi soffre la crisi economica. Certo sarebbe meglio unire le forze e fare battaglie comuni. Ieri ho parlato con il premier Conte e l’ho sentito sensibile ai problemi delle imprese, così come il ministro Gualtieri è pronto ad ascoltare ulteriori richieste". Per esempio? "Che il 15 novembre arrivino davvero i ristori promessi dal governo, che arrivi il miliardo di euro (per Firenze la quotaparte naturalmente) del Decreto agosto, e poi i soldi destinati al mondo della ristorazione che utilizza la filiera corta. Su questo stiamo lavorando con l’assessore regionale Saccardi. E anche la riduzione degli affitti per i fondi commerciali. Molte proprietà private non hanno concordato soluzioni per abbassare gli affitti. Come Comune abbiamo ridotto l’addizionale Imu ai proprietari che li riducono. Il governo potrebbe fare lo stesso per tutta l’Imu. E’ una proposta da portare avanti insieme a tutto il mondo della ristorazione e del commercio".
CronacaNardella: "Non è il momento di abbassare la guardia. Le regole anche nelle zone gialle"