REDAZIONE FIRENZE

Investito e ucciso in via Paolieri. Soccorsi inutili, Luigi non ce l’ha fatta

L’anziano poco dopo le 7 stava facendo una passeggiata ed è stato travolto: morto sul colpo

Inutili i soccorsi per l’uomo 83enne investito da un auto in via Paolieri

Inutili i soccorsi per l’uomo 83enne investito da un auto in via Paolieri

Una passeggiata nei dintorni di casa. Finita purtroppo in tragedia. Ieri mattina, intorno alle 7.15, Luigi Amodei, 83 anni, è stato travolto da un’utilitaria in via Paolieri, a Campi Bisenzio. L’impatto è stato estremamente violento e per l’anziano non c’è stato nulla da fare.

L’uomo è morto sul colpo e a nulla sono serviti i tentativi di soccorso messi in atto dallo stesso investitore, da altri automobilisti di passaggio e poi dal personale inviato sul posto dalla centrale del 118 dopo che era stato dato l’allarme e richiesto l’intervento di un’ambulanza. Ancora da chiarire nei dettagli la dinamica del sinistro.

Secondo i primi rilievi effettuati dalla polizia municipale di Campi Bisenzio e dai carabinieri della stazione locale e della compagnia di Signa, è possibile che l’anziano stesse attraversando la strada, anche se in quel punto non ci sono strisce pedonali. Non è però del tutto escluso neppure che stesse camminando sul bordo della carreggiata e che sia stato quindi urtato di striscio.

In ogni caso, anche a causa della scarsa luce delle prime ore del mattino, l’automobilista non lo avrebbe visto, colpendolo quindi a notevole velocità e facendolo cadere violentemente a terra alcuni metri più avanti. Notevoli le ripercussioni sul traffico, ma anche la rabbia e il cordoglio per l’ennesimo incidente avvenuto in via Paolieri.

Una strada che è già stata purtroppo scenario di altri gravi incidenti in passato, alcuni dei quali mortali. Il più recente risale allo luglio scorso quando a perdere la vita fu Tommaso Giuliani, 22 anni.

L’uomo, anche in quel caso la mattina presto, perse il controllo del proprio scooter e finì travolto da un’auto che sopraggiungeva nella direzione opposta di marcia. Andando a ritroso nel tempo, invece, nel 2017 erano stati addirittura due i decessi – un uomo e una donna – con più mezzi coinvolti.

Nel 2013 invece a morire, mentre era alla guida della propria auto fu una ragazza di 29 anni: si scontrò frontalmente con un’altra macchina a bordo della quale c’erano sei persone, tutte rimaste ferite.

Tre esempi diversi di come la strada in questione, fondamentale per la viabilità in entrata e in uscita da Campi Bisenzio, abbia un alto livello di pericolosità. Lo ha sottolineato ieri anche Paolo Gandola, capogruppo delle liste di centrodestra.

"Occorre avviare subito una riflessione che porti ad attuare, nell’immediatezza, dei provvedimenti ad hoc – ha detto - le manovre azzardate, da parte di pedoni e automobilisti, sono all’ordine del giorno nel tratto vicino a Villa Montalvo e non solo. Per questo è urgente valutare correttivi, dissuasori o azioni mirate, come la possibilità di inserire un cordolo-new jersey spartitraffico o altri provvedimenti, che annullino la possibilità di compiere manovre azzardate e pericolose come attraversare l’arteria senza recarsi al semaforo pedonale. Un’amministrazione pubblica – ha detto ancora Gandola - ha il dovere, di fronte a tali e ripetuti avvenimenti, che sconvolgono una comunità intera, di agire con provvedimenti ad hoc".

Lisa Ciardi

Pier Francesco Nesti