"Io, rider da mille euro al mese . In bici sotto pioggia e solleone solo per consegnare un panino"

Il racconto di chi attraversa le strade di Firenze dalla mattina fino alla notte .

"Io, rider da mille euro al mese . In bici sotto pioggia e solleone solo per consegnare un panino"

Mohamed Kingsley Nwaugara, 38 anni, nigeriano, rider navigato ed esperto: «Le spese per il mezzo? Sono tutte a nostro carico»

Mohamed Kingsley Nwaugara, 38 anni, nigeriano, da 14 è rider per Deliveroo e con la sua bici calca tutto il giorno le strade fiorentine per consegnare cibo a domicilio.

Da quanto fa questo lavoro?

"Dal 2019 con Uber, poi dal 2021 con Deliveroo. Prima lavoravo nel montaggio e smontaggio palchi, per un periodo ho affiancato i due lavori: il giorno montatore e dalle 17 alle 1 Uber".

E ora?

"Ora faccio solo il rider, dalle 10 alle 1 circa. Alle 15 faccio pausa, ricarico il telefono e mangio, e verso le 16,30-17 riattacco".

Pioggia o sole sempre in bici?

"Sì, non fa differenza, ci danno un buon impermeabile".

Cosa ne pensa di chi che ordina l’hamburger sotto casa invece di scendere a comprarselo, facendoti attraversare la città sotto la pioggia? Le persone capiscono che dietro quel cibo c’è una persona o neanche la notano?

"Lo sanno, soprattutto quando piove il 90% dei clienti danno la mancia, i fiorentini sono generosi. Tanti preferiscono avere il cibo a casa, perché siamo più veloci, è il nostro lavoro".

Quanto riesci a portare a casa a fine mese?

"Ho partita Iva, non c’è uno stipendio fisso, se fai più consegne guadagni di più. Di media 1.500 lordi, minimo 1.100. Poi c’è da pagarci le tasse. Questo mese, agosto, è il peggiore: non c’è lavoro, sono tutti in ferie".

E le spese di manutenzione e assicurazione?

"A carico nostro, qualche settimana fa ho dovuto spendere 100 euro. Assicurazione ci passano quella per gli infortuni ma non quella per il mezzo".

Quali sono gli aspetti più critici di questo lavoro?

"Il lavoro va bene, però essendo un precario, se dovesse finire vorrei che ci fosse la disoccupazione, come hanno in Just Eat: paghiamo tasse su tasse al governo ma non abbiamo tutele se rimaniamo disoccupati".

Quelli di Just Eat stanno meglio di voi?

"Noi di Deliveroo guadagniamo di più se aumenta la domanda, perché non abbiamo limiti. Io a volte arrivo a 1.800. Ma ci sono altri più veloci di me, che arrivano anche a 3mila. Ma loro di Just Eat hanno la disoccupazione".

Vuol fare questo lavoro tutta la vita?

"Per ora sì, mi chiamano ancora per lo smontaggio ma non vado perché si guadagna meglio che un operaio, anche se si lavora più ore".

Ha famiglia? Dove vive?

"Al mio paese ho moglie, una figlia che ha iniziato ora la scuola e mia madre, ogni mese mando loro i soldi. Non le vedo dal 2021 ma a gennaio vado una settimana. Pago un affitto a una struttura, una casa intera non posso permettermela".

Sul problema casa interviene anche il collega Ahmed, 26 anni, pakistano, che ha iniziato appena arrivato in Italia un anno e mezzo fa: "Guadagno tra i 1200 e i 1500 lordi, a volte è difficile rientrarci tra affitto e bollette perché devo mantenere la mia famiglia in Pakistan, una moglie e una figlia". Ahmed, allora perché non fa venire la famiglia qua invece di spedire i soldi là? "Mi piacerebbe molto, ma con questo lavoro precario nessuno affitta, non posso fornire garanzie. Ora vivo con altri pakistani, tutti rider, in dodici con un solo bagno. I rider pakistani vivono tutti così. Vorrei sensibilizzare gli italiani su ciò, siamo disponibili a pagare l’affitto, ma c’è diffidenza: se il padrone sa che sei rider non ti dà la casa, eppure guadagniamo più di tanti altri lavori blasonati. Noi non siamo umani?" Carlo Casini