Italia Nostra fa accesso agli atti: "Dal Comune finora zero risposte"

Italia Nostra fa accesso agli atti: "Dal Comune finora zero risposte"

Italia Nostra fa accesso agli atti: "Dal Comune finora zero risposte"

Una richiesta di accesso agli atti e una di essere ricevuti oggi in consiglio comunale. Sono le due mosse di Italia Nostra, l’associazione che si sta battendo insieme a un gruppo di cittadini contro l’abbattimento dei 21 pini di viale Redi. L’abbattimento da parte del Comune, a cui seguirà l’annunciata piantumazione di 136 nuovi alberi sarebbe dovuto scattare il 2 maggio ma il presidio notturno per cinque sere di fila di comitati e Italia Nostra ha sventato l’operazione. Mario Bencivenni, vicepresidente di Italia Nostra Firenze fa il punto sulla protesta. "I cittadini si sono mobilitati per due motivi: le conseguenze negative in termini di aumento dell’isola di calore e inquinamento atmosferico nell’area del viale. Ma anche il mancato rispetto delle norme in materia di tutela della avi fauna e che vietano le potature consistenti e gli abbattimenti di alberature e piante nel periodo di nidificazione, da marzo ad agosto".

Proprio su questo punto il 1 maggio Italia Nostra ha presentato un esposto ai carabinieri forestali. "Stupisce e addolora che dopo una settimana di presidio che l’assessore Giorgio intervenga per dare solo un dato numerico: i costi giornalieri del cantiere per l’abbattimento dei pini. Sulle altre due questioni relative al danno alla salute di cittadini e alla avifauna non ci sono state risposte precise. Per rimediare a queste dimenticanze faremo richiesta di accesso agli atti e se l’assessore vuole contribuire a fare chiarezza si richiede che si adoperi a farci avere questi dati, prima possibile, prima di rimettere nuovi cartelli di divieto di sosta per abbattimento degli alberi". Poi una riflessione sui nuovi alberi che saranno piantati. "L’assessore non si ricorda che sta parlando di un’alberata di linea posta al centro di un nuovo spartitraffico che anche col nuovo progetto rimane sostanzialmente delle dimensioni della vecchio e che le nuove piante prescelte avranno a maturità (tra circa 30 anni) lo stesso dimensionamento di apparato radicale dei pini attuali: dove trova lo spazio fisico per piantare il doppio degli alberi che vuole caparbiamente abbattere?".