Italia Viva mastica amaro. I colonnelli per Funaro. Casini non si sbilancia. E martedì c’è il summit

Dopo il 7% alle Comunali. Mattei: "Ora interroghiamoci sul centrismo"

Italia Viva mastica amaro. I colonnelli per Funaro. Casini non si sbilancia. E martedì c’è il summit

Italia Viva mastica amaro. I colonnelli per Funaro. Casini non si sbilancia. E martedì c’è il summit

C’è gran fermento in Italia Viva. Quel 7,3% della renziana Stefania Saccardi – risultato per molti è inferiore alle aspettative della doppia cifra – necessita di confronti, chiarimenti, spiegazioni. Per questo i vertici di Iv hanno convocato una riunione per martedì. Non è chiaro se ci sarà in presenza Matteo Renzi che alcuni danno all’estero. Si parlerà anche di ballottaggio anche se Iv ha dichiarato un ’bomba libera tutti’, nel senso che ognuno vota secondo la propria coscienza. Mentre Saccardi ha sciolto la riserva e accogliendo gli appelli ha annunciato il suo voto a Sara Funaro.

La riunione non è una resa dei conti ma il malcontento dentro il partito c’è. C’è chi ha attaccato Saccardi per il taglio della campagna elettorale, chi ha manifestato amarezza a Renzi per i numeri, chi cerca di calmare gli animi e fare da pontiere. Massimo Mattei parla apertamente di "ridimensionamento e di risultato molto al di sotto delle aspettative", affermando che sono "i risultati elettorali" a delineare questo quadro. "Credo che Iv – spiega – debba ripensare se c’è spazio per un terzo polo. Così il progetto centrista difficilmente potrà riprendere fiato in questo Paese". Sul ballottaggio dice che "ognuno sceglierà in base alle proprie idee politiche". Ma lui stesso annuncia che seguirà la strada-Saccardi: "Voterò Funaro". "E’ evidente che qui ci sono quattro alternative: non voti, fai scheda nulla, scegli Funaro o Schmidt. Negli giorni antecedenti al primo turno ci sono stati elettori nostri che hanno scelto Funaro per rafforzare il centrosinistra e non far vincere la destra: è una scelta per motivazioni nobili, non mi metto a criticarle". Ma è altrettanto evidente, osserva Mattei, che alcune persone "avranno difficoltà a schierarsi" con Funaro, anche perché Iv e Pd in questa campagna elettorale sono stati tutto meno che amici. Gabriele Toccafondi è più ottimista sul risultato del primo turno: "Io non vedo questo dramma politico – dice -. Dopo sono tutti bravi a criticare, ma io penso che Saccardi abbia fatto la campagna elettorale che doveva fare. Non voto a Firenze ma se lo facessi sosterrei Funaro". Francesco Casini arriva alla riunione da re delle preferenze: "Il nostro risultato non ci soddisfa. Ma non sottovaluto come la nostra lista sia alle Europee che alle Comunali si è avvicinata alla doppia cifra. E non sottovaluto il fatto di aver ricevuto più preferenze di tutti gli altri candidati, incluso chi era in liste più votate. 1.500 voti che richiedono intelligenza e responsabilità. Chiunque vincerà il ballottaggio si troverà a gestire problemi complessi, servirà grande competenza e capacità amministrativa. Noi ci siamo e ci saremo anche con la nostra capacità di progettare. Deciderò se e come comunicare il mio voto dopo aver parlato con il mio partito e con gli altri candidati, anche non eletti". "Chi dice che Iv è finita a Firenze si sbaglia – chiarisce il coordinatore fiorentino Francesco Grazzini -. Martedì parleremo, la delusione c’è ma vediamo anche il positivo come l’ingresso in tutti i Consigli di quartiere. Io non sono disfattista sul nostro percorso". Tommaso Cardini, candidato alla presidenza del Quartiere 2, aspetta martedì prima di decidere. Ma intanto si sfoga: "Al momento ho difficoltà a votare sia Funaro che Schmidt", ammette. E quest’ultimo sembra un malessere condiviso da un buon numero di militanti renziani.

Niccolò Gramigni