Italia Viva rinuncia alle primarie. E interrompe il dialogo con il Pd

Con Cecilia Del Re sempre più vicina a Tomaso Montanari e a “11 Agosto“ "le consultazioni non hanno senso". Ma la situazione potrebbe ribaltarsi in caso di ballottaggio. Intanto i dem lanciano i “100 gazebo in città“.

di Antonio Passanese

FIRENZE

Italia Viva archivia per ora le primarie del 3 marzo. Con Cecilia Del Re sempre più vicina al movimento “11 Agosto“ e a Tomaso Montanari (che avrebbe chiesto alla lista Firenze democratica il voto contrario, in Consiglio comunale, al Piano operativo) non ci sarebbero a oggi i presupposti per un’alleanza e dunque per una consultazione su chi possa essere il candidato sindaco del terzo polo. Per i renziani – concentrati sull’appuntamento di domani sera alle 21 al teatro Puccini – l’unico nome in ballo per lo scranno più alto di Palazzo Vecchio rimane quello della vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi.

Anche perché sembra che gli incontri romani, tesi a un riavvicinamento, tra il leader di Iv e la segretaria del Pd Elly Schlein si siano interrotti (per il momento).

La distanza tra i dem e i renziani, quindi, si amplia, ma in politica, si sa, le cose possono cambiare da un giorno all’altro, e non è escluso, come fanno sapere alcuni dirigenti di Italia Viva, che un’unità di intenti si possa raggiungere nel caso in cui Sara Funaro non riesca a conquistare la vittoria al primo turno.

A quel punto Matteo Renzi e Schlein potrebbero tornare a sedersi attorno allo stesso tavolo per sconfiggere un centrodestra che, a oggi, non ha ancora un candidato e un programma, e che sta studiando due eventuali soluzioni nel caso in cui Eike Schmidt dovesse rinunciare definitivamente alla corsa a sindaco (la riserva dovrebbe essere sciolta entro gli inizi di marzo). "Siamo alleati in molte amministrazioni comunali e regionali – afferma uno dei colonnelli di Renzi – un accordo si può trovare ma c’è la necessità che ognuna delle parti in causa mostri disponibilità. Da parte nostra nessun problema, il Pd però dovrà risolvere la questione veti altrimenti noi faremo le nostre valutazioni".

Intanto i dem lanciano i “100 gazebo in città“, partiranno da febbraio e saranno dislocati in tutti i quartieri. "Ascolteremo i cittadini e li informeremo sulle proposte che saranno nel nostro programma e che disegnano la Firenze del futuro – spiega il segretario metropolitano Andrea Ceccarelli – Inoltre, martedì terremo il secondo (di quattro) incontri per parlare, tra le altre cose, dell’emergenza abitativa".

Infine, sui cellulari dei dirigenti Pd, in queste ore, girerebbe un sondaggio sulle coalizioni in lizza nel capoluogo di regione, commissionato dal Nazareno e che darebbe il Partitone (insieme a tutti gli alleati) tra il 44 e il 45%, il centrodestra tra il 30 e il 32%, Italia Viva al 13% e la Sinistra tra il 7 e l’8%. A fine febbraio, invece, si testeranno i candidati (sempre che la destra lo ufficializzi).