REDAZIONE FIRENZE

Italo Calvino tra musica e teatro. I racconti prendono vita sul palco

Tanti gli omaggi per il centenario dalla nascita del rinomato intellettuale e autore italiano . Alla Certosa letture tratte da "Le città invisibili", "Montecristo" al Gabinetto Vieusseux con Catalyst.

C’è un fil rouge nel pensiero di Italo Calvino che, a cento anni dalla sua nascita, consente di recuperare la sua letteratura e trasformarla in teatro, musica, sguardi cosmici e riflessioni filosofiche.

Lo fa il Gabinetto Vieusseux che domani e martedì alle 21, nella Sala Ferri, ospita la rassegna Catalyst, con Riccardo Rombi che porta in scena “Montecristo”, dall’ ultimo dei racconti deduttivi de “Le Cosmicomiche”, che diventa una partitura per attore e voce. Le parole del racconto traducono geometrie che si sviluppano e ridisegnano lo spazio, fino a ricreare la fortezza di IF sull’isola prigione di Marsiglia. La metafora della prigione per scandagliare il concetto di libertà, parola sempre più fragile, che nasconde sempre più insidie, tanto facile da pronunciare quanto complessa nella sua attuazione.

La rassegna si conclude con i “Concerti cosmicomici”, mercoledì, sempre alle 21, al Mad Murate Art District, “Il mio felice niente” con Cristina Abati e Benedetta Manfriani e giovedì 21 settembre, nel Giardino e nel Loggiato della Biblioteca delle Oblate, l’ensemble “Mish Mash” presenta “From Bro to Broadway” con le voci di Benedetta Manfriani e Francesca Lanza, accompagnate al pianoforte da Anna Barbero Beerwald.

Stasera, invece, alle 21 la Certosa del Galluzzo ospita un incontro inedito tra una delle opere più affascinanti del grande scrittore, la musica persiana e il teatro. La Filharmonie, con la direzione artistica di Giulio Arnofi e la direzione musicale di Nima Keshavarzi, in collaborazione con Comunità di San Leolino, debutta con “Le città invisibili”, spettacolo di teatro musicale in collaborazione con Associazione Culturale Zera. Protagonisti l’attore e regista con oltre vent’anni di carriera Andrea Bruni, l’attrice Alessia de Rosa, il musicista e compositore Pejman Tadayon, considerato uno dei massimi esperti di musica persiana in Italia, e l’artista Barbara Eramo.

O.Mu.