NICCOLO' GRAMIGNI
NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Ius scholae, sprint Funaro: "Cittadinanza onoraria ai minori stranieri in città"

La sindaca lancia un regolamento ad hoc per chi frequenta le nostre scuole "Vogliamo dare un segnale di civiltà, equità e inclusione a livello nazionale".

Lo scandisce più volte la sindaca Sara Funaro. "Noi siamo tutti fiorentini, vogliamo passi questo messaggio". Parla poi di disciplinare, registro delle cittadinanze, cerimonia pubblica. Parla di "segnale", di "alzare l’attenzione", fa l’esempio delle unioni civili, affermando che da Firenze si parte e in un certo senso si mette pressione a livello nazionale. Per smuovere le acque.

Firenze d’esempio per lo Ius scholae, "per poter dare la cittadinanza onoraria a bambini e ragazzi che frequentano le scuole nella nostra città". È un atto che non ha valore giuridico ma è fortemente simbolico. "Dal capoluogo toscano parte un forte segnale di inclusione sociale ed uguaglianza che potrà essere un esempio per tutto il nostro Paese" commenta il segretario regionale Dem, Emiliano Fossi. L’avviso per poter chiedere la cittadinanza onoraria aprirà il 25 marzo.

Per chiedere la cittadinanza onoraria (per la fascia di età 12-18 anni) bisogna essere residenti nel Comune di Firenze ed essere cittadini stranieri, aver frequentato per almeno cinque anni le scuole in Italia, aver completato (prima del compimento dei 18 anni) almeno un ciclo scolastico e quindi aver conseguito almeno uno dei seguenti titoli: diploma di scuole medie, maturità, attestato di qualifica professionale di terzo livello eqf, diploma professionale di quarto livello eqf. Per presentare domanda sia i genitori che i neo diciottenni devono essere titolari di un’identità digitale Cie, Spid o Cns e riempire il modello di dichiarazione sostitutiva senza dover produrre alcuna documentazione.

I minori stranieri, della fascia di età 12-18 anni, nati in Italia e all’estero e residenti a Firenze (aggiornato al 23 ottobre 2024) sono 986: si stima che il 66% e dunque circa 650 abbia frequentato un ciclo scolastico.

A Firenze, dice Funaro, "ora abbiamo circa 160 ragazzi l’anno che, al compimento dei 18 anni, prendono la cittadinanza effettiva. Questi non sono numeri enormi" rispetto alle cifre "dei ragazzi nelle nostre scuole, che sono molto più ampi". "Firenze – conclude la sindaca, accompagnata da Nicola Paulesu, Benedetta Albanese e Laura Sparavigna – è uno dei primi Comuni a istituire una procedura vera e propria dove, oltre a una cerimonia di riconoscimento, istituisce anche un registro delle cittadinanze onorarie", creando attorno a questo appuntamento "momenti di partecipazione, di confronto".

"Faremo un lavoro di sensibilizzazione sul territorio" con l’obiettivo "di aprire un dibattito, anche tra i ragazzi, su questo cambiamento che riteniamo necessario".

Niccolò Gramigni