Kata, per le ricerche ora si pensa agli specialisti dell’Arma: i Cacciatori eliportati di Calabria

La Dda di Firenze ne valuta l’impiego per scandagliare di nuovo l’ex hotel Astor di via Maragliano

Cacciatori eliportati di Calabria in servizio (foto Cusa)

Cacciatori eliportati di Calabria in servizio (foto Cusa)

Firenze, 16 settembre 2023 - E’ uno dei corpi d’élite dell’Arma creato trent’anni fa per dare la caccia ai latitanti e, ancor prima all’Anonima sequestri dell’epoca buia dei sequestri di persona quando gli ostaggi venivano nascosti in zone impervie dell’Aspromonte, e adesso i Cacciatori eliportati di Calabria saranno impiegati anche per le ricerche della piccola Kata, scomparsa dall’ex Astor occupato più di tre mesi fa.

La Direzione distrettuale antimafia della procura di Firenze, diretta da Luca Tescaroli, ne sta valutando l’impiego, in collaborazione con i ’Crimini violenti’ del Ros, già in campo insieme al Reparto operativo del comando provinciale di Firenze per tornare dentro l’albergone di via Maragliano. Nel corso della perquisizione eseguita dopo lo sgombero, venne chiamato anche il Silent team dei Gis, le teste di cuoio, perché in possesso di una sofisticata tecnologia come le termocamere per ispezionare le contropareti e gli anfratti dell’albergone di via Maragliano.

L’impegno dei ’Cacciatori’ è stato ipotizzato nel corso del summit in procura tra magistrati e investigatori: la linea è quella di analizzare gli interni delle pareti, i pavimenti, soffitti e controsoffitti e l’eventuale presenza cunicoli che possono essere sfuggite in precedenza. Il reparto attualmente impegnato in supporto all’Arma territoriale anche in occasione di perquisizioni difficili o interventi in quartieri a rischio insurrezione è celebre per riuscire a scovare covi e bunker ma, solitamente, in altri contesti.

L’enigma da sciogliere resta sempre lo stesso: se le telecamere di sicurezza intorno all’ex Astor non vedono mai uscire la piccola il 10 giugno (se non l’apparizione alle 15.01 e alle 15.13 quando però la bimba rientra nel casermone), possibile che sia rimasta lì dentro, nonostante la perquisizione minuziosa fatta in precedenza? L’altra pista che sta battendo la procura è legata alle valigie: sono tre celesti (due trolley e un borsone) quelle in sequestro dal 17 giugno che saranno analizzate nel laboratorio di Genetica per isolare eventuali tracce biologiche e sottoporle alla prova del dna dopo l’affidamento dell’incarico al dottor Ugo Ricci che avverrà lunedì. Per la famiglia prenderà parte alle successive analisi di laboratorio il generale in congedo Luciano Garofano, già a capo dei Ris di Parma. In quella sede saranno analizzate anche le tracce di probabile sangue repertate in tre stanze dell’hotel, una della famiglia di Kata e altre due dove vivevano i familiari. Nell’indagine sono indagati per sequestro di persona i due zii della bambina e i tre proprietari delle valigie.