Firenze, 24 gennaio 2024 – "Mia figlia è stata venduta”. A dirlo è la mamma della piccola Kata, Katherine Alvarez, scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor. Ospite della trasmissione ‘Ore 14’, in onda su Rai Due, Katherine torna a parlare delle possibili cause che hanno portato alla sparizione della figlia di cinque anni.
Tra momenti di tensioni e lacrime, nel salotto televisivo la mamma della bambina peruviana ha anche mostrato presunti messaggi che una connazionale gli avrebbe inviato pochi giorni dopo la sparizione di Kata. “E’ quello che ti meriti, per esserti messa con un uomo che aveva figli e moglie…”, e ancora: “Piangi come un giorno ho pianto io”. A inviarli, secondo quanto riporta, sarebbe stata la 21enne peruviana accoltellata all'interno di una discoteca dalla stessa mamma di Kata.
Sfumata invece la pista della foto scattata in Spagna che avrebbe immortalato la bambina in un bus: “Non è lei”, conferma Katherine. La donna parla poi delle diatribe interne all'Astor, delle possibili famiglie coinvolte, e difende i suoi parenti (in particolare il fratello Abel, l’ultimo a vedere la bambina), coinvolti nelle indagini per il racket delle stanze e sequestro di persona a scopo di estorsione.
La trasmissione si è chiusa con un nuovo appello di Katherine: “Si tratta di una piccola di 5 anni che non ha fatto male a nessuno. Ridatemi mia figlia, il male lo stanno facendo soprattutto a lei, non solo a me e alla mia famiglia. Mettetevi una mano sul cuore e lasciatela andare. Vivere così non è facile, basterebbe anche solo un segnale”, ha concluso piangendo.