STEFANO BROGIONI
Cronaca

Kata sparita nel nulla Cresce l’angoscia per la bimba: le ore passano, lei non si trova "È successo qualcosa di grave"

La madre l’aveva lasciata in custodia al fratello: "Giocava in cortile con gli amichetti, poi è scomparsa". Quando è tornata alle 15 dal lavoro, la piccola non c’era. Nei video non la si vede mai uscire dal palazzo.

di Stefano Brogioni

Kataleya Mia Alvarez, 5 anni. La piccola Kata. Firenze è in ansia per il suo destino: da sabato pomeriggio è scomparsa dall’ex hotel Astor, un immobile occupato nel quartiere periferico di Novoli che dà abusivamente un tetto a un centinaio di persone, tra cui molte famiglie con bambini. Finora le ricerche della piccina, vestita con maglietta bianca e pantaloni viola, sono state vane. E con il passare delle ore, la preoccupazione cresce. "Ho paura che le sia successo qualcosa di grave", piange la mamma Katherine, 25 anni. Sabato mattina aveva affidato la figlia (e il maschio, più grande) al fratello e alla cognata per andare a lavoro. Al suo rientro, poco dopo le 15, non ha trovato Kata. La bimba aveva giocato con altri coetanei in cortile, lo zio era convinto che fosse in una stanza e invece non c’era più perché, secondo la mamma dell’amichetta, le bimbe avevano litigato. Dov’è finita Kata? Dopo ore di smarrimento, in cui la comunità peruviana si è mossa per le ricerche, si sono messi in moto carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile.

Un allontanamento, un incidente, un rapimento da contestualizzare in una guerra fra disperati, faide: gli inquirenti indagano a 360 gradi ma col passare delle ore, alcune ipotesi cominciano a venire accantonate. Dopo aver perlustrato l’albergo anche con i cani molecolari e quelli che fiutano le tracce ematiche, dai sotterranei fino al tetto, i carabinieri escludono che la bambina "possa essere qui dentro". Dalla visione delle telecamere di un negozio puntate sull’ingresso (ma c’è anche una seconda porta) nel via vai generale dell’Astor, non si vede mai la bambina uscire. Ma, come suggerisce il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano, "potrebbe essere uscita accompagnata da un adulto". Per questo, l’analisi delle telecamere si sta allargando alle altre presenti in un quartiere che non tollera più un’occupazione che va avanti da quasi un anno. Anche la prefettura, che ha riunito un’apposita cabina di regia per il coordinamento delle ricerche (estese anche a un vicino corso d’acqua, il Mugnone), ha diffuso un appello. Tante le segnalazioni, molti i falsi allarmi (tipo l’avvistamento in un vicino Mc Donald’s), qualcosa da approfondire, come una telefonata in spagnolo a uno dei tanti numeri presenti sui volantini disseminati in città e sui social: "Ho io la piccola".

Anche per questo, la giornata di ieri è stata lunghissima. È cominciata all’alba, coi primi accessi dei carabinieri, si è conclusa con la comunità peruviana unita in una fiaccolata per tenere alta l’attenzione sul caso. Nel mezzo, anche la visita all’Astor del sindaco Dario Nardella e il ricovero di mamma Katherine, per un malore. Mentre le ricerche vanno avanti (anche i tassisti si sono messi a disposizione), le indagini si stanno concentrando sulla famiglia e sulla situazione nell’immobile occupato. Il padre della bambina è detenuto nel carcere di Sollicciano da mesi. I genitori non stanno più insieme ma la madre ha tenuto a precisare che i rapporti sono buoni, come dimostra l’impegno dello zio paterno nelle ricerche. Sia lui, che il fratello della madre, sono stati sentiti a lungo dai carabinieri.

Più burrascosa, invece, è la vita dentro l’hotel Astor. Appena due settimane fa, un ecuadoregno è precipitato da una finestra nel contesto di quella che sembra una vera e propria guerra fra etnie e connazionali per accaparrarsi una stanza dentro l’immobile occupato. Per la piccina prega anche l’arcivescovo Giuseppe Betori: "Col passare delle ore siamo sempre più preoccupati per la scomparsa da casa della piccola Kataleya, la affidiamo alla protezione del Signore, preghiamo e rivolgiamo un invito alla preghiera a tutte le comunità, con la speranza che possa tornare presto dalla sua mamma e dal fratellino. La Madonna sostenga e conforti in questo momento di angoscia la mamma della bambina e tutti i suoi cari".