Firenze, 14 giugno 2023 – Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli, coordinatore della Dda di Firenze che lavora al caso di Kata con i pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda ritiene che dietro la scomparsa della bambina ci sia la "criminalità organizzata" e, proprio per questo, chiede una "minore pressione mediatica" e "maggiore attenzione nella diffusione delle notizie".
"Il rischio – spiega – è che si propongano persone animate dalla volontà di comparire mentre si tirino indietro coloro che possono avere informazioni utili. Questo – aggiunge -, per paura di finire all'attenzione di giornali e tv".
Il timore è l'effetto paura proprio legato alla mala straniera. Secondo Tescaroli che coordina l'attività dei carabinieri del comando provinciale e di quelli del Ros la scomparsa della piccola Kata, ormai giunta al quarto giorno, si inserisce in un'indagine per "sequestro di persona a scopo minatorio o ritorsivo per controllare il racket degli affitti della struttura. La bambina ricade in una delle fazioni contrapposte e l'albergo veicola un'attività criminale. E' questo l'unico dato certo che caratterizza questa ipotesi investigativa privilegiata".