Kate, ragazza d’oro. Da Scandicci a Parigi inseguendo un sogno: "È l’orgoglio della città"

La schiacciatrice della Savino del Bene protagonista del trionfo azzurro. Di origini russe, l’anno scorso ha preso la nazionalità italiana. Ama i libri, la musica e Firenze, dove spesso si concede delle passeggiate.

Kate, ragazza d’oro. Da Scandicci a Parigi inseguendo un sogno: "È l’orgoglio della città"

In alto Kate con la medaglia d’oro, a sinistra dopo un punto, a destra a Firenze

di Fabrizio Morviducci

"Kate è una che non molla, è talento cristallino e serietà", "Kate è una forza della natura". L’afosa domenica pomeriggio di Scandicci è stata attraversata da un brivido di energia pura con l’oro olimpico del volley femminile. E la storia incredibile di Ekaterina Antropova, Kate per gli amici. La 21enne opposto della Savino del Bene è stata uno dei pilastri della formazione di Julio Velasco, che ieri ha battuto 3 a 0 gli Stati Uniti, conquistato il gradino più alto del podio.

Circa un anno fa, il 10 agosto 2023, Ekaterina, felice, ha giurato fedeltà alla Repubblica ed è diventata cittadina italiana nella sala della giunta del comune di Scandicci, città dove vive e gioca. Approdata alla Savino Del Bene nella stagione 2021-2022, Ekaterina non aveva più potuto giocare come atleta italiana, dato che al momento della sua iscrizione nel roster azzurro da impiegare in Challenge Cup, la federazione europea aveva ravvisato un tesseramento da atleta russa risalente al 2017, quando il suo nome era stato inserito nella pre-lista inviata dalla Federazione Russa per gli Europei Under 16. Antropova ha così iniziato un lungo iter burocratico che ha portato fino al TAS di Losanna ed a una delibera del Consiglio dei Ministri, che su proposta del ministro dell’interno, ha deliberato per il conferimento della cittadinanza italiana in suo favore.

"Per noi è un grande onore avere una cittadina vincitrice di un oro olimpico – ha detto la sindaca di Scandicci, Claudia Sereni – quanto prima troveremo il modo di premiarla per questa impresa che ci ha regalato. E un ringraziamento va anche alla Savino del Bene che sta portando la nostra città ai massimi livelli dello sport mondiale". E in effetti, nello staff di Velasco c’è anche un altro pezzo pregiato del volley scandiccese, ovvero il coach Massimo Barbolini, che ha allenato la Savino fino alla fine del campionato per poi approdare in maglia azzurra.

Antropova, nata in Islanda da genitori russi, si è ambientata benissimo in Italia: ha imparato la lingua alla perfezione e si è diplomata in Relazioni Internazionali per il Marketing. Ama i libri, la musica, la fotografia e le bellezze di Firenze: sul suo profilo Instagram non perde occasione per pubblicare gli scatti delle sue ’gite’ in città.

"Siamo orgogliosi di Kate – ha detto la consigliera delegata della Savino del Bene, Sandra Leoncini – ha lasciato il suo paese, ha messo in discussione la sua vita. È con noi da quando aveva 17 anni, quello che è diventata è il frutto della sua determinazione, ma anche del nostro lavoro".

Ekaterina vive a Scandicci con la mamma Olga: in questo spicchio di area metropolitana la ragazza si è ricostruita una vita.

"La mia presenza in azzurro – disse all’indomani della prima convocazione – è un modo per dire grazie a tutti coloro che hanno investito su di me insegnandomi le basi della pallavolo e sulla mia crescita". Tutta Scandicci ha voluto festeggiare la medaglia d’oro di Antropova, e sicuramente quanto tornerà in città troverà un vento di festa.